(Teleborsa) – Borse europee in rosso nell’ultima seduta della settimana, con solo l’indice spagnolo che viaggia sulla parità sostenuto dagli acquisti sul settore Bancario. I ribassi arrivano all’indomani di una seduta euforica (indice americano S&P 500 su nuovi massimi), grazie al taglio deei tassi da parte della Fed.
A pesare sui listini europei sono i settori Automotive (che risente del tonfo di Mercedes-Benz dopo la revisione al ribasso degli obiettivi di fine anno a causa di un contesto macro meno favorevole delle attese e per l’indebolimento della domanda cinese) e Lusso (Jefferies ha affermato in un report sul comparto che non vede miglioramenti apprezzabili nella seconda parte dell’anno dopo una fragile domanda nel primo semestre).
L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,115. Segno più per l’oro, che mostra un aumento dell’1,09%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 70,78 dollari per barile, in forte calo dello 0,54%.
Sulla parità lo spread, che rimane a quota +131 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,50%.
Tra i listini europei soffre Francoforte, che evidenzia una perdita dell’1,31%, preda dei venditori Londra, con un decremento dell’1,10%, e si concentrano le vendite su Parigi, che soffre un calo dell’1,29%.
Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,72% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share perde lo 0,78%, continuando la seduta a 35.926 punti. In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-1,47%); sulla stessa linea, negativo il FTSE Italia Star (-1,35%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza Italgas (+1,22%), Hera (+1,20%), Terna (+0,94%) e Intesa Sanpaolo (+0,54%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Iveco, che prosegue le contrattazioni a -5,82%. Lettera su Telecom Italia, che registra un importante calo del 4,98%. Scende Moncler, con un ribasso del 4,84%. Crolla STMicroelectronics, con una flessione del 4,74%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Acea (+2,15%), Ascopiave (+1,94%) e OVS (+0,85%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su MFE B, che prosegue le contrattazioni a -6,59%. Vendite a piene mani su De’ Longhi, che soffre un decremento del 4,94%. Pessima performance per MFE A, che registra un ribasso del 4,90%. Sessione nera per Ariston Holding, che lascia sul tappeto una perdita del 4,64%.