(Teleborsa) – Seduta volatile per Piazza Affari, in un contesto di incertezza per tutti listini azionari europei in seguito alla pubblicazione di nuovi dati macroeconomici. Hanno deluso i dati PMI dell’Eurozona per il mese di novembre, con l’attività che è riscesa in contrazione per la seconda volta in tre mesi. Il nuovo calo della produzione è dovuto al declino dell’attività economica terziaria, che per la prima volta in dieci mesi ha raggiunto il manifatturiero in zona contrazione, che ha a sua volta segnato un tasso di calo accelerato.
Ciò ha fatto scendere le quotazioni dell’euro (ai minimi degli ultimi due anni contro il dollaro) e diminuire i rendimenti dei titoli di Stato della zona euro, perché sono aumentate le scommesse di taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea. Per quanto riguarda l’Italia, in serata arriverà il verdetto di Moody’s sul rating sovrano, attualmente “Baa3” con outlook stabile.
Tra gli altri dati macro, la crescita dell’economia della Germania è stata debole nel terzo trimestre del 2024 (+0,1% sequenziale), con dati rivisti al ribasso rispetto alla prima lettura, mentre hanno deluso le aspettative le vendite al dettaglio in Regno Unito per il mese di ottobre.
Seduta in frazionale ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,61%. L’Oro, in aumento (+1,2%), raggiunge 2.701,9 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,49%.
In salita lo spread, che arriva a quota +124 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,49%.
Tra i listini europei piccoli passi in avanti per Francoforte, che segna un incremento marginale dello 0,42%, si muove in territorio positivo Londra, mostrando un incremento dell’1,00%, e senza slancio Parigi, che negozia con un +0,16%.
Sosta sulla parità la Borsa di Milano, con il FTSE MIB che si attesta a 33.293 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per il FTSE Italia All-Share, che rimane a 35.442 punti. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,31%); senza direzione il FTSE Italia Star (+0,19%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza DiaSorin (+3,03%), Terna (+2,37%), Recordati (+1,97%) e Snam (+1,91%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Unicredit, che ottiene -2,52%. Preda dei venditori Banca MPS, con un decremento del 2,24%. Si concentrano le vendite su Intesa Sanpaolo, che soffre un calo del 2,24%. Vendite su Banca Popolare di Sondrio, che registra un ribasso dell’1,86%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, OVS (+3,97%), Ferragamo (+3,29%), Cembre (+2,71%) e Alerion Clean Power (+2,60%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Maire, che prosegue le contrattazioni a -1,87%. Seduta negativa per MFE A, che mostra una perdita dell’1,65%. Sotto pressione Safilo, che accusa un calo dell’1,61%. Fiacca Reply, che mostra un piccolo decremento dell’1,49%.