(Teleborsa) – Il Presidente di Unipol Carlo Cimbri torna a smentire un interesse della compagnia bolognese per Montepaschi ed anche la possibilità di una integrazione con Bper, controllata da Unipol.
Il manager, parlando a margine delle regate di Luna Rosa, ha ammesso che MPS “costa cara” e non “crea valore” per gli azionisti. “Tutta la nostra storia è fatta di acquisizione di asset distressed o semi distressed”, ha detto Cimbri, citando l’acquisizione di FondiariaSai ed anche l’acquisizione degli sportelli UBI e della Banca Carige, anche se per quest’ultima – ha precisato – “siamo stati pagati per prenderla”.
“Prendere una quota per suggellare un accordo commerciale ha senso, prendere una quota e basta non ha senso. Noi non siamo finanzieri, possiamo fare qualche ticket – 10, 20, 50 milioni – ma 500 milioni li investi se hai un obiettivo strategico”, ha sottolineato il numero uno di Unipol, confermando che c’è la possibilità di chiudere un accordo di bancassurance, anche con l’acquisizione di una quota non superiore al 10% e senza prerogative di governance.
Smentite invece discussioni con il governo sulla possibilità di entrare in MPM. “Con l’azionista mai una volta abbiamo parlato di prendere una quota di Monte Paschi”, ha detto il presidente di Unipol, smentendo i rumors che parlano d una “possibile telefnata” da Roma,
Cimbri ha poi aggiunto che “Bper non è alla ricerca” di acquisizioni o fusioni e “non sarebbe neanche nella condizione di affrontare qualsiasivoglia tipo di operazione straordinaria”.