(Teleborsa) – Si muove con cautela la seduta finanziaria odierna delle borse europee, così come a Piazza Affari, che non riesce a mettere a segno un deciso rimbalzo dalle forti vendite di ieri, innescate dai crescenti timori di una recessione negli Stati Uniti dopo le deludenti letture del mercato del lavoro (con la Fed vista in ritardo sull’allentamento della restrizione monetaria), dal rafforzamento dello yen per l’aumento dei tassi deciso dalla BoJ (con la corsa a chiudere le posizioni di carry trade) e dai realizzi sui big tecnologici (con Warren Buffet che ha dimezzato la propria posizione in Apple).
Nella notte, la presidente della Fed di San Francisco Mary Daly ha affermato che il mercato del lavoro si sta ammorbidendo e ha indicato che la banca centrale statunitense dovrebbe iniziare a tagliare i tassi di interesse nei prossimi trimestri, ma non è giunta alla conclusione che il mercato del lavoro ha iniziato a indebolirsi seriamente.
Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,093. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 2.411,1 dollari l’oncia. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 73,16 dollari per barile, in calo dello 0,30%.
Lieve calo dello spread, che scende a +148 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,67%.
Nello scenario borsistico europeo composta Francoforte, che cresce di un modesto +0,24%, ferma Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,30%.
Sosta sulla parità la Borsa di Milano, con il FTSE MIB che si attesta a 31.297 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si posiziona a 33.421 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,55%); come pure, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,42%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banca MPS (+7,88%, dopo l’approvazione del nuovo piano e l’aumento della guidance sul pay-out ratio), Nexi (+2,76%), Telecom Italia (+2,19%) e Banco BPM (+1,68%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Ferrari, che continua la seduta con -1,93%. Calo deciso per Brunello Cucinelli, che segna un -1,53%. Discesa modesta per Inwit, che cede un piccolo -0,98%. Pensosa Interpump, con un calo frazionale dello 0,80%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Ferretti (+3,08%), Alerion Clean Power (+2,68%), Maire Tecnimont (+2,62%) e El.En (+2,49%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Digital Value, che prosegue le contrattazioni a -2,11%. Sotto pressione Ariston Holding, con un forte ribasso dell’1,97%. Soffre Philogen, che evidenzia una perdita dell’1,91%. Tentenna Tinexta, con un modesto ribasso dell’1,42%.