(Teleborsa) – Lascia a sorpresa la responsabile della tecnologia (Cto) di OpenAI, Mira Murati, che in passato aveva anche ricoperto la carica di Ceo per qualche tempo, durante il tentativo di ribaltone che aveva portato all’esclusione del fondatore Sam Altman.
Le dimissioni sono state annunciate al team con una lettera, pubblicata anche sul suo profilo X, in cui la manager afferma di aver preso questa “difficile decisione” dopo una “lunga riflessione”. “I sei anni e mezzo trascorsi in OpenAI sono tati uno straordinario privilegio”, scrive Murati, aggiungendo “non c’è mai un momento ideale per allontanarsi da un luogo che si ama, eppure questo sembra il momento giusto“.
“Sto rassegnando le mie dimissioni perché voglio creare il tempo ed il luogo per portare avanti la mia personale ricerca“, ha spiegato la manager, assicurando che garantirà una “transizione dolce“.
In contemporanea con Mira Murati, hanno lasciato l’azienda anche altri due manager, il responsabile della ricerca Bob McGrew ed il vicepresidente della ricerca Barret Zoph.
“Mira è stata determinante per il progresso e la crescita di OpenAI negli ultimi 6,5 anni; è stata un fattore estremamente significativo nel nostro sviluppo da un laboratorio di ricerca sconosciuto a un’importante azienda”, ha commentato il fondatore e Ceo dell’azienda Sam Altman, spiegando “Mira, Bob e Barret hanno preso queste decisioni indipendentemente l’uno dall’altro e in modo amichevole. Sono estremamente grato a tutti loro per il loro contributo”.
Per gestire questo periodo di transizione, Altman ha annunciato una serie di modifiche organizzative. Josh Achiam assumerà un nuovo ruolo quale responsabile dell’allineamento della mission, Kevin Weil e Srinivas Narayanan continueranno a guidare il team Applied, che porta la tecnologia all’interno delle aziende e dei clienti provati, Matt Knight sarà Chief Information Security Officer avendo già ricoperto questo incarico per molto tempo. Tutti riporteranno direttamente ad Altman.
“I cambiamenti nella leadership sono una cosa normale nelle aziende, soprattutto di aziende che crescono così rapidamente e sono così esigenti”, ha concluso il Ceo di OpenAI.