(Teleborsa) – Nel 2025 la Borsa italiana accelera e consolida un cambio strutturale nei suoi assetti proprietari. Il valore complessivo delle società quotate sale a 808 miliardi di euro, con un incremento di 151 miliardi rispetto al 2024 (+23%), certificando una fase di espansione robusta del listino. È quanto emerge dallo studio del Centro studi di Unimpresa, basato su dati della Banca d’Italia aggiornati a giugno 2025.
Il dato più rilevante riguarda il peso degli investitori stranieri, che superano stabilmente la soglia del 50% del capitale delle società quotate, arrivando al 50,8% dal 48,6% dell’anno precedente. In valore assoluto, le partecipazioni estere crescono da 319 a 411 miliardi (+91 miliardi, +28,6%), consolidando il ruolo di azionisti di riferimento di Piazza Affari. La componente domestica cresce in valore ma perde peso relativo, segno di una ritrovata attrattività dell’Italia sui mercati finanziari internazionali.
Nel dettaglio, le famiglie aumentano le partecipazioni da 74,8 a 89,8 miliardi (+20,1%), mantenendo una quota intorno all’11%. Le imprese salgono da 117,3 a 127,5 miliardi (+8,7%), ma riducono l’incidenza dal 17,9% al 15,8%, evidenziando come l’espansione sia trainata soprattutto da capitali esteri e istituzionali. Le banche rafforzano la presenza con +18,4 miliardi (+18%), arrivando a 120,6 miliardi, mentre assicurazioni e fondi pensione segnano il balzo percentuale più marcato, da 7,5 a 12 miliardi (+58,9%). In crescita anche la quota pubblica, da 31,4 a 42,5 miliardi (+35,5%), pari al 5,3% del capitale delle quotate.
Lo studio inquadra il risultato nel ciclo 2021-2025. Dopo la correzione del 2022 (quotate da 619 a 507 miliardi, -18,1%), il mercato ha invertito la rotta nel 2023 (+14%), proseguendo nel 2024 (+13,6%) e accelerando nel 2025 (+23%). Nel complesso, dal 2022 a oggi il valore delle quotate è salito di oltre 300 miliardi (+59,4%).
Se si guarda all’universo complessivo delle società per azioni (quotate e non), il capitale totale raggiunge 3.936 miliardi nel 2025 (+9,7%). Qui il sistema mantiene una trazione familiare (famiglie a 1.736 miliardi, +7,85%, quota 44,1%), affiancata da una presenza straniera in espansione (828 miliardi, +14,1%, quota 21,05%) e da un rafforzamento selettivo degli investitori istituzionali.
Secondo Unimpresa, i numeri raccontano un Paese tornato credibile e competitivo sui mercati: una Borsa più grande e liquida, più internazionale, con la sfida ora di trasformare la fiducia in investimenti produttivi, innovazione e occupazione, valorizzando al contempo il capitale che resta radicato in famiglie e imprese italiane.
