(Teleborsa) – Bilancio positivo per i mercati finanziari del Vecchio Continente. Gli acquisti diffusi interessano anche il FTSE MIB, che si muove sulla stessa onda rialzista degli altri listini di Eurolandia, dopo che la grande maggioranza dei dazi globali imposti dal presidente statunitense Donald Trump è stata ritenuta illegale e bloccata dalla Corte commerciale statunitense. Un collegio di tre giudici della Corte per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti a Manhattan ha emesso una sentenza unanime che si è schierata a favore degli stati a guida democratica e delle imprese che hanno accusato Trump di aver ingiustamente invocato una legge di emergenza per giustificare la maggior parte dei suoi dazi. Il Dipartimento di Giustizia ha presentato ricorso alla Corte d’Appello e la Corte Suprema potrebbe avere l’ultima parola in questo caso.
Sul fronte macroeconomico, l’Istat ha comunicato che l’indice di fiducia delle imprese italiane è tornato ad aumentare dopo tre mesi consecutivi di calo, riportandosi appena sotto il livello dello scorso marzo, mentre la fiducia dei consumatori cresce nuovamente dopo il calo registrato lo scorso mese. Il fatturato dell’industria è calato nuovamente a marzo, mentre c’è stata una forte crescita delle importazioni da Stati Uniti e Cina ad aprile.
Dai verbali del FOMC del 6-7 maggio pubblicati ieri sera è emerso che i partecipanti “hanno convenuto che l’incertezza sulle prospettive economiche è aumentata ulteriormente, rendendo appropriato un atteggiamento cauto fino a quando non saranno più chiari gl i effetti economici netti della serie di mutamenti delle politiche governative” e che il Comitato “potrebbe trovarsi di fronte a difficili compromessi se l’inflazione dovesse rivelarsi più persistente mentre le prospettive di crescita e occupazione si indeboliscono”.
Sempre ieri sera, Nvidia ha rilasciato una trimestrale sopra le attese e un outlook in termini di ricavi per i prossimi mesi ancora particolarmente incoraggiante, facendo pensare che la domanda di chip legata soprattutto all’intelligenza artificiale possa restare robusta.
Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,128. Lieve aumento dell’oro, che sale a 3.299,9 dollari l’oncia. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 62,08 dollari per barile.
Torna a scendere lo spread, attestandosi a +95 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,46%.
Tra gli indici di Eurolandia bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,34%, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e bilancio decisamente positivo per Parigi, che vanta un progresso dello 0,74%.
Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 40.274 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da quattro guadagni consecutivi, innescata lunedì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 42.778 punti. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,46%); con analoga direzione, leggermente positivo il FTSE Italia Star (+0,54%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, buona performance per Stellantis, che cresce del 3,41%. Sostenuta STMicroelectronics, con un discreto guadagno del 2,95%. Buoni spunti su Brunello Cucinelli, che mostra un ampio vantaggio del 2,16%. Ben impostata Moncler, che mostra un incremento dell’1,68%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su Buzzi, che ottiene -1,28%. Giornata fiacca per Leonardo, che segna un calo dell’1,16%. Piccola perdita per Italgas, che scambia con un -1,06%. Tentenna Generali Assicurazioni, che cede lo 0,95%.
Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Ferragamo (+6,93%), De’ Longhi (+5,40%), Brembo (+3,06%) e Alerion Clean Power (+2,81%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Fincantieri, che prosegue le contrattazioni a -2,46%. Sotto pressione Maire, che accusa un calo del 2,23%. Scivola Garofalo Health Care, con un netto svantaggio dell’1,85%. Sostanzialmente debole MARR, che registra una flessione dell’1,42%.