(Teleborsa) – Trump starebbe seriamente valutando l’ipotesi di accelerare il cambio di leadership della Federal Reserve. Il Presidente americano avrebbe già una rosa 3 o 4 nominativi per sostituire il sempre “troppo lento” Jerome Powell. “Troppo lento” (too late) sarebbe appunto l’appellativo che Trump ha coniato per il Presidente della Fed, giudicato troppo prudente, troppo cauto nell’approccio ai tassi d’interesse.
Secondo il Wall Street Journal, Trump sarebbe ormai “esasperato” dall’approccio lento del Presidente della Federal Reserve rispetto al taglio dei tassi di interesse, e quindi starebbe pensando ad accelerare l’annuncio del successore di Powell, il cui mandato sarebbe scaduto fra meno di un anno.
Nelle ultime settimane – scrive i quotidiano finanziario americano – il presidente aveva già accarezzato l’idea di annunciare il sostituto di Powell entro settembre o ottobre, ma secondo una fonte l’ira del Presidente nei confronti di Powell potrebbe portare ad un annuncio ancora più anticipato, durante l’estate.
Fra i successori di Powell, Trump avrebbe preso in considerazione l’ex governatore della Fed Kevin Warsh ed il direttore del National Economic Council Kevin Hassett. Ma fra i possibili candidati sarebbe stato inserito anche il Segretario al Tesoro Scott Bessent, gradito ai più. Tra gli altri papabili figurano l’ex presidente della Banca Mondiale David Malpass ed il governatore della Fed Christopher Waller.
Frattanto, durante la conferenza stampa seguita al vertice NATO, il leader statunitense, a chi chiedeva se avesse già iniziato i colloqui con i potenziali candidati, ha risposto “so già chi sceglierò fra tre o quattro persone”. Poi, Trump ha aggiunto “fortunatamente se ne andrà presto perché penso che sia pessimo”, aggiungendo una serie di insulti all’indirizzo di Powell tipo: è “una persona mentalmente nella media”, ha “un basso QI per quello che fa”, “penso che sia una persona molto stupida”.
Nel frattempo, il mercato sta seriamente scontando la possibilità di un’uscita anticipata di Powell dalla Fed, specie dopo le dichiarazioni pubbliche di ieri di Trump da L’Aja. E il dollaro si è conseguentemente deprezzato contro le principali valute, socntando la possibilità di un taglio dei tassi conseguente al cambio di leadership della banca centrale. Il dollar index, che esprime l’andamento del dollaro contro un basket delle principali valute mondiali, è sceso a 96,77, in ribasso dello 0,52%, mentre il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1723 (+0,56%).