(Teleborsa) – Leggera accelerazione die prestiti a famiglie ed imprese nel mese di agosto 2025. Lo rivale l’ultimo rapporto mens8ile dlel’ABI; segnalando che la crescita si è attestata all’1,4% rispetto ad un anno prima, in lieve accelerazione rispetto al +1,3% del mese precedente. A luglio 2025, i prestiti alle famiglie erano cresciuti del 2% e quelli alle imprese dello 0,7%. Per le famiglie è l’ottavo mese consecutivo in cui si registra un incremento e per le imprese è il secondo mese consecutivo in cui crescono i finanziamenti.
Ad agosto 2025, infatti, il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,42% dal 3,50% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023, mentre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni (mutui) è stato il 3,31% (3,20% nel mese precedente; 4,42% a dicembre 2023). Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 3,92% dal 3,94% del mese precedente.
La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di 175,1 miliardi tra luglio 2024 e luglio 2025 (18,2 miliardi famiglie, 17,6 miliardi imprese, mentre la raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata in aumento del 2,5% (+2,7% nel mese precedente). I depositi sono cresciuti del 2,7% su base annua (+2,8% il mese precedente)e la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è aumentata dello 0,9% rispetto ad un anno prima (+2,1% nel mese precedente).
Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) ad agosto 2025 è stato il 2,02%. Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE) quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è stato
di 173 punti base. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso ad agosto 2025 è stato il 2,52%, con un incremento di 121 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%. Ad agosto 2025 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,63% (0,65% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022). Il tasso sul conto corrente, che non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi, ad agosto 2025 era lo 0,27% (come nel mese precedente).
Gua5rdando ai bilanci delle banche, a luglio 2025, i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono leggermente diminuiti a 29,5 miliardi di euro, da 30,2 miliardi di marzo 2025 (31,3 miliardi a dicembre 2024). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di circa 167 miliardi. I crediti deteriorati netti rappresentavano l’1,41% dei crediti totali. Tale rapporto è inferiore rispetto a marzo 2025 (1,48%) e al picco di dicembre 2015 (9,8%).