(Teleborsa) – Rimbalza la maggior parte dei mercati asiatici, dopo le forti vendite di ieri, innescate dai crescenti timori di una recessione negli Stati Uniti dopo le deludenti letture del mercato del lavoro (con la Fed vista in ritardo sull’allentamento della restrizione monetaria), dal rafforzamento dello yen per l’aumento dei tassi deciso dalla BoJ (con la corsa a chiudere le posizioni di carry trade) e dai realizzi sui big tecnologici (con Warren Buffet che ha dimezzato la propria posizione in Apple).
Nella notte i funzionari della Federal Reserve hanno fatto del loro meglio per rassicurare i mercati, con la presidente della Fed di San Francisco Mary Daly che ha affermato che era “estremamente importante” impedire che il mercato del lavoro precipitasse in una recessione. Daly ha affermato di essere aperta a tagliare i tassi di interesse se necessario e che la politica doveva essere proattiva.
Intanto, la board della Reserve Bank of Australia (RBA) ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento al 4,35%, centrando le attese degli analisti. Ha però sottolineato che “i dati hanno rafforzato la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo per l’inflazione e il Board non sta escludendo nulla. La politica dovrà essere sufficientemente restrittiva finché il Board non sarà sicuro che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l’intervallo target”.
A Tokyo riesce il rimbalzo, con il Nikkei 225 che mette a segno un +10,23%, dopo che ieri l’indice era crollato del 12,4% (peggior sell-off dal crollo del Lunedì Nero del 1987). Al contrario, si muove intorno alla parità Shenzhen, che continua la giornata allo 0,20%, mentre scende dello 0,40% Shanghai.
Consolida i livelli della vigilia Hong Kong; in netto miglioramento Seul (+3,71%). Sale Mumbai (+0,82%); sulla stessa tendenza, in frazionale progresso Sydney (+0,62%).
Nuovo spunto rialzista per l’Euro contro la valuta nipponica, che guadagna bene, con una variazione dell’1,23%. Sostanziale invarianza per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che passa di mano con un trascurabile -0,1%. Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un moderato +0,05%.
Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 0,91%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 2,15%.