(Teleborsa) – Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente, che continuano gli scambi sulla parità. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso. Sulla piazza finanziaria milanese l’attenzione è sul consolidamento nel mondo bancario, con la tensione che sale attorno all’OPS lanciata da UniCredit su Banco BPM. UniCredit ha annunciato un ricorso al TAR per valutare la legittimità del Golden power e rinunciato alla condizione su Anima, mentre l’AD di Banco BPM ha detto, a sua volta, che farà ricorso al TAR dopo la decisione “abnorme” della Consob. Intanto, il presidente dell’Autorità, Paolo Savona, ha detto di essere “sempre pronto” ad andarsene se non più gradito, in risposta a una domanda su una presunta irritazione del governo dopo la decisione della Commissione, che Savona ha specificato è stata “frutto di decisione collegiale”.
Sul fronte macroeconomico sono arrivati una serie di dati sorprendenti: in Giappone, l’inflazione core è salita al 3,5% annuo ad aprile, superando le aspettative e raggiungendo il ritmo più rapido in oltre due anni, trainata dalla riduzione dei sussidi energetici e dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari; in Germania, l’economia è cresciuta dello 0,4% nel primo trimestre del 2025 rispetto al trimestre precedente (rivista al rialzo da una lettura preliminare dello 0,2%); nel Regno Unito, le vendite al dettaglio sono salite più delle attese a maggio.
L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,59%. Segno più per l’oro, che mostra un aumento dell’1,08%. Sostanzialmente stabile il mercato petrolifero, che continua la sessione sui livelli della vigilia con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che scambia a 61,31 dollari per barile.
Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +98 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,58%. Le agenzie di rating Moody’s e Scope effettuano revisioni programmate del rating del debito sovrano dell’Italia.
Tra le principali Borse europee seduta senza slancio per Francoforte, che riflette un moderato aumento dello 0,20%, piatta Londra, che tiene la parità, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,42%.
Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,29%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 42.622 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,58%); come pure, in rialzo il FTSE Italia Star (+0,72%).
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, effervescente Iveco, con un progresso del 3,99%. Andamento positivo per Azimut, che avanza di un discreto +2,47%. Ben comprata Prysmian, che segna un forte rialzo dell’1,62%. Piccolo passo in avanti per Nexi, che mostra un progresso dell’1,17%.
I più forti ribassi, invece, si verificano su Brunello Cucinelli, che continua la seduta con -2,27%. Inwit scende del 2,05%. Calo deciso per Ferrari, che segna un -1,99%. Discesa modesta per Generali Assicurazioni, che cede un piccolo -1,41%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, WIIT (+8,23%), Ariston Holding (+3,87%), Cementir (+3,67%) e Zignago Vetro (+3,11%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Philogen, che prosegue le contrattazioni a -3,51%. Pensosa Technogym, con un calo frazionale dell’1,41%. Tentenna Banco di Desio e della Brianza, con un modesto ribasso dell’1,18%. Giornata fiacca per Caltagirone SpA, che segna un calo dello 0,81%.