(Teleborsa) – Carte, wallet digitali, bonifici, POS, BNPL, buoni pasto, pagamenti da smartphone e in-car: i sistemi di pagamento oggi sono numerosi e sempre più integrati nella vita quotidiana. In Italia ne coesistono decine, ognuno con logiche diverse, ma un obiettivo comune: semplificare le transazioni. Dai contanti al digitale, dalle carte ai pagamenti mobile, ecco una panoramica completa su come funzionano, da chi sono offerti e dove si usano.
Il digitale sorpassa il contante, anche in Italia
Stando a un report dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato i pagamenti in contanti in Italia: il valore dei primi ha raggiunto 481 miliardi di euro, segnando una crescita dell’8,5% su base annua. Per la prima volta, il digitale ha superato il contante, con il 43% dei consumi elettronici contro il 41% in contante e il restante 16% da bonifici, RID e assegni.
Nel 2024 i pagamenti contactless hanno visto un transato di 291 miliardi di euro, con un incremento del 19%. Quasi il 90% delle transazioni fisiche con carta è ora contactless. I pagamenti da smartphone/wereable hanno toccato quota 56,7 miliardi di euro, con una crescita record del +53% su base annua, mentre i wereable da soli hanno generato 2,5 miliardi di euro (+57%). In particolare, Nexi riporta un aumento del 61% dei volumi mobile nel 2024, con un +36% di carte virtualizzate e un +68% di transazioni via smartphone/smartwatch.
Nonostante la crescita dei pagamenti digitali, nel 2024 l’Italia resta sotto la media dell’area Euro per numero di transazioni pro capite (250 vs +400). Il cambiamento è certamente in corso, ma non ancora completo.
Per comprendere meglio quali sono gli attori che compongono il panorama attuale, passeremo ora in rassegna i principali sistemi di pagamento oggi presenti in Italia: quali sono, quanti sono e come funzionano.
Tabella riassuntiva dei principali sistemi di pagamento in Italia
CATEGORIA | STRUMENTO | FUNZIONE | ESEMPI/OPERATORI020 |
---|---|---|---|
Carte | Debito, credito, prepagate | Pagamenti fisici e online | Visa, Mastercard, American Express, Postepay |
Bonifici e addebiti | SEPA, SEPA Instant, SEPA Direct Debit | Pagamenti tra conti e addebiti ricorrenti | Home banking, app bancarie, SCT Inst, RID, domiciliazioni |
Wallet digitali | App e dispositivi indossabili | Contactless, online, peer-to-peer | Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay |
P2P / Social Payments | App per scambio di denaro tra privati | Invio/richiesta denaro senza IBAN | Satispay, Bancomat PAY, Revolut |
Buoni pasto | App e carte digitali | Acquisto di pasti o generi alimentari | Edenred, Up Day, Pluxee, Coverflex |
Telepedaggio | Dispositivo OBU + App | Pagamento pedaggi e mobilità | Telepass, UnipolMove, Mooney Go |
BNPL | Buy Now Pay Later | Rate mensili senza interessi | Scalapay, Klarna, Clearpay, PayPal |
POS | POS tradizionali e smart | Accettazione di pagamenti elettronici | Nexi, SumUP, myPOS, Axerve, Stripe |
Sistemi invisibili | Infrastrutture interbancarie | Autorizzazioni, clearing, sicurezza | Bancomat, Nexi, BI-COMP, TARGET2, Banca d’Italia |
Carte di pagamento e circuiti: come funzionano e quali sono le differenze
Le carte di pagamento rappresentano il core del sistema dei pagamenti digitali in Italia. Sempre più diffuse, evolute e versatili, sono oggi il mezzo principale con cui le persone effettuano acquisti nei negozi fisici, online e tramite dispositivi mobili.
Il mercato si articola in tre grandi categorie:
- Carte di debito: sono collegate direttamente al conto corrente e consentono di spendere solo l’importo effettivamente disponibile sul saldo. Il pagamento è immediato e spesso supportato da tecnologie come il contactless o l’integrazione in wallet digitali;
- Carte di credito: permettono di effettuare acquisti anche senza disponibilità immediata, addebitando l’importo in un secondo momento (generalmente il mese successivo). Offrono maggiore flessibilità, ma possono includere interessi o commissioni se non usate con attenzione. Tra queste rientrano anche le carte revolving, che prevedono il rimborso dell’importo speso in rate mensili, con l’applicazione di interessi spesso elevati.
- Carte prepagate: non richiedono un conto corrente associato. Si ricaricano con un importo prestabilito e permettono di spendere quanto caricato. Queste carte sono ideali per microspese quotidiane o acquisti online, anche perché sono molto semplici da usare e permettono di tenere sotto controllo il budget.
Ogni carta funziona grazie a un circuito di pagamento, ovvero una rete che gestisce le transazioni e ne garantisce la sicurezza. In Italia, questi circuiti si dividono tra realtà nazionali e internazionali.
BANCOMAT
Il circuito Bancomat continua a essere il riferimento domestico principale per le carte di debito. Con oltre 34 milioni di carte attive, viene utilizzato quotidianamente sia per prelevare contante agli sportelli ATM sia per pagare nei punti vendita tramite POS.
Nel corso del 2024 sono state registrate circa 2 miliardi di transazioni con Bancomat, per un controvalore complessivo di 160 miliardi di euro.
Accanto al tradizionale sistema di pagamento fisico, sta crescendo rapidamente BANCOMAT Pay, la piattaforma digitale che consente transazioni online e trasferimenti istantanei tra utenti, anche attraverso smartphone. Lanciata nel 2019, oggi è integrata in diversi servizi di pagamento peer-to-peer e ha avviato collaborazioni internazionali, ad esempio nell’ambito del progetto EuroPA per l’interoperabilità dei pagamenti tra Italia, Spagna e Portogallo.
Il Gruppo Bancomat un anno fa ha annunciato il re-branding: i tre brand BANCOMAT, PagoBANCOMAT e BANCOMAT Pay sono stati riuniti sotto un solo nome BANCOMAT, non essendo più la strategia della multicanalità attuale per poter garantire un unico ecosistema fisico e digitale.
Visa, Mastercard, American Express
Oltre ai circuiti nazionali, il mercato italiano è fortemente integrato con i grandi operatori internazionali come Visa, Mastercard e American Express. Questi marchi alimentano il funzionamento di carte di debito, credito e prepagate offerte da banche tradizionali e fintech come Postepay, Nexi o Mooney.
Tra i principali fattori che hanno trainato la crescita di questi circuiti figura la diffusione capillare del pagamento contactless. Nel 2024, il valore delle transazioni effettuate in modalità “senza contatto” ha raggiunto i 291 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Si stima che quasi 9 acquisti su 10 con carta nei negozi fisici vengano effettuati ormai con un semplice gesto vicino al POS, grazie alla tecnologia NFC integrata nelle carte e nei dispositivi mobili.
Gli operatori non sono però focalizzati solo sull’esperienza di pagamento, ma anche sull’offrire un ecosistema di servizi sempre più attraente. “American Express non è solo una carta, ma uno stile di vita che semplifica e arricchisce l’esperienza e la vita quotidiana dei nostri titolari – spiega Giovanni Speranza, VP, Head of Commercial & Acquisition Partnerships di American Express Italia – Siamo focalizzati a continuare a offrire un ecosistema integrato di benefici, esperienze e soluzioni personalizzate che vanno oltre il semplice pagamento, valorizzando al massimo l’unicità del concetto di membership targato Amex”.
“La nostra Membership si arricchisce attraverso vantaggi distintivi, accessi ed esperienze uniche nei settori del viaggio, della ristorazione e dell’intrattenimento, anche grazie a importanti sponsorizzazioni e partnership di alto livello e valore co-finanziate – aggiunge Speranza – In sintesi, siamo più di una semplice carta American Express: siamo l’esperienza American Express, ed è con questo spirito che vogliamo fare la differenza nella vita delle persone”.
Quando gli viene fatto notare l’aumento delle offerte “premium” anche da parte di soggetti entrati sul mercato da poco, il manager di Amex evidenzia che “American Express è da generazioni all’avanguardia nell’innovazione orientata alle esigenze dei clienti, integrando nei propri prodotti vantaggi esclusivi ed esperienze premium che i nostri titolari di carta desiderano e si aspettano da noi. Chi sceglie le nostre carte si aspetta anche l’accesso a un mondo capace di ispirare. Il nostro compito è rendere questo accesso curato, autentico e capace di sorprendere. Offriamo ai clienti ciò che definiamo “passion points”: esperienze pensate per avvicinarci a loro in modo autentico, creando un legame reale”.
E le prepagate?
Il segmento delle carte prepagate continua a espandersi: le più utilizzate in Italia includono Postepay, Mooney Visa e Nexi Prepaid.
Nexi, in particolare, si distingue a livello europeo, con oltre 41 milioni di carte gestite, molte delle quali prepagate, e più di 2,7 miliardi di transazioni annue.
Pagamenti bancari diretti e automatici
Ovviamente, i pagamenti bancari restano una componente centrale del sistema italiano, soprattutto per transazioni tra aziende, professionisti, pubblica amministrazione e privati in contesti non retail.
Il bonifico SEPA, nella sua forma ordinaria o istantanea, consente di trasferire fondi da un conto corrente a un altro all’interno dell’area euro, inserendo semplicemente l’IBAN del beneficiario.
Il bonifico ordinario viene generalmente eseguito in 1 giorno lavorativo, mentre quello istantaneo impiega pochi secondi, anche nei festivi, se entrambe le banche aderiscono al circuito SCT Inst.
L’operazione può essere effettuata tramite home banking, app mobile o allo sportello. Per l’utente, è sufficiente indicare il beneficiario, l’IBAN, l’importo e, se necessario, una causale. Il sistema verifica la disponibilità dei fondi e li trasferisce al destinatario, notificando l’avvenuto pagamento.
I bonifici istantanei sono ideali per transazioni urgenti (come caparre, pagamenti immobiliari, compravendite), mentre quelli ordinari restano diffusi per spese ricorrenti o pianificate.
Accanto ai bonifici, un altro strumento molto usato è l’addebito diretto SEPA (ex RID): in questo caso è il beneficiario a prelevare in automatico dal conto del pagatore, su base mensile o periodica.
L’autorizzazione viene data una sola volta tramite mandato e da quel momento in poi le somme vengono addebitate regolarmente: il metodo viene usato spesso per pagamenti ricorrenti, come bollette, affitti, abbonamenti, rate assicurative.
L’utente può comunque revocare l’addebito in qualsiasi momento o contestare un prelievo errato.
Pagamenti digitali integrati: wallet, buoni pasto, telepedaggio
Nel panorama cashless italiano, i sistemi digitali (ovvero app e wallet su smartphone e wereable) stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante. Oltre a facilitare i pagamenti quotidiani, infatti, questi sistemi tendono a creare un vero e proprio ecosistema di servizi che può andare ben oltre l’acquisto tradizionale.
Con l’aumento della tecnologia nei pagamenti, gli operatori non stanno trascurando la sicurezza e sfruttano le nuove frontiere della tecnologia per far evolvere le transazioni digitali. “Il nostro ruolo è quello di abilitare, connettere e proteggere affinché ogni esperienza di pagamento possa essere veloce, semplice e sicura – dice Luca Corti, Country Manager Italia di Mastercard – In questo contesto, la tokenizzazione si posiziona come pilastro fondamentale per abilitare transazioni sicure, fluide e invisibili attraverso la sostituzione dei dati sensibili delle carte con credenziali univoche e dinamiche. Oggi, già il 30% delle transazioni Mastercard è tokenizzato e il nostro obiettivo è quello di arrivare al 100% entro il 2030″.
“L’evoluzione di questa tecnologia sta evolvendo con molta rapidità, diventando infrastruttura abilitante per un ecosistema più ampio, capace di includere scenari di pagamento autonomi e AI-driven – spiega l’esperto – Tra i casi d’uso d’eccezione, Agentic Pay: un sistema che utilizza la tokenizzazione per abilitare pagamenti autonomi attraverso agenti digitali che potranno effettuare acquisti o rinnovare abbonamenti senza intervento umano diretto, un nuovo paradigma dove l’utente delega e l’agente agisce in modo sicuro, tracciabile e trasparente”.
Wallet su smartphone e wereable
Nel 2024, i pagamenti effettuati tramite smartphone, smartwatch, braccialetti o dispositivi smart wereable hanno generato 56,7 miliardi di euro, registrando una crescita del +53% e rappresentando circa il 12% del transato digitale complessivo in Italia.
Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay sono oggi accessibili da quasi tutte le banche italiane e integrano i principali circuiti di pagamento (Visa, Mastercard, Bancomat), consentendo pagamenti in negozio e online.
Questi tre sistemi sono digital wallet integrati negli smartphone e dispositivi wereable (smartwatch, tablet) dei rispettivi produttori. Ecco come funzionano nella pratica:
- Registrazione della carta: l’utente aggiunge la propria carta (di credito, di debito, prepagata) al wallet del dispositivo.
- Tokenizzazione: il numero reale della carta non viene mai trasmesso, ma sostituito da un token cifrato usato per autorizzare ogni pagamento.
- Autenticazione biometrica: per pagare basta avvicinare lo smartphone al POS contactless e confermare con Face ID, Touch ID o impronta digitale.
- Compatibilità: funzionano con qualunque POS che accetta carte contactless.
DIGITAL WALLET | DISPOSITIVI SUPPORTATI | CIRCUITI COMPATIBILI | DISPONIBILE TRAMITE |
---|---|---|---|
Apple Pay | iPhone, Apple Watch, Mac, iPad | Visa, Mastercard, American Express, Bancomat | Quasi tutte le banche italiane, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Sella, BPER, Banco BPM, Crédit Agricole, Mediolanum, Poste Italiane, Nexi, Mooney, Hype, Widiba, Fineco e molte altre |
Google Pay | Smartphone e smartwatch Android | Visa, Mastercard, American Express | Nexi, Poste Italiane, Revolut, Hype, Sella, Mediolanum, Banca 5, illimity, Monese, etc. Alcune banche, come Intesa Sanpaolo, lo offrono integrato direttamente nell’app |
Samsung Pay | Smartphone e smartwatch Samsung Galaxy | Visa, Mastercard | Nexi, Intesa Sanpaolo, BPER, Hype, Mediolanum e altri emittenti tramite circuito Nexi |
I principali vantaggi di questi mezzi sono la sicurezza elevata, in quanto i dati reali della carta non vengono mai condivisi, la velocità (basta un gesto per concludere un pagamento), il controllo delle spese in tempo reale nel wallet e la compatibilità con i circuiti di loyalty, trasporti, ticketing e pagamenti online (abbonamenti digitali, Amazon, app di food delivery, etc.).
“Gli smartphone stanno rendendo i pagamenti ancora più rapidi e intuitivi, aprendo nuove opportunità per consumatori e imprese – afferma Stefano Stoppani, Country Manager di Visa Italia – Le PMI possono accettare pagamenti contactless direttamente dal proprio smartphone, senza bisogno di terminali dedicati, riducendo costi e tempi di attivazione”. Parlando del lancio della soluzione “Tap to Phone” da parte di Visa, Stoppani sottolinea che “la sua adozione in Italia ha registrato nell’ultimo anno una crescita del 830%, segno che l’incremento dei pagamenti digitali nel nostro paese è trainato anche dalla tecnologia. I consumatori titolari di carta Visa, grazie alla tecnologia Tap to Add Card, possono aggiungere i loro dettagli della propria carta nella loro app preferita con un solo tocco, evitando i molteplici passaggi normalmente richiesti, in modalità sicura grazie alla tokenizzazione. A questo scenario si aggiunge la spinta dei dispositivi wearable, come ad esempio il Visa payment ring, uno dei primi wearable con funzionalità NFC e token lanciato già nel 2016, come prototipo, ai Giochi di Rio”.
Pagamenti tra privati: come funzionano i sistemi peer-to-peer
I sistemi di pagamento peer-to-peer (P2P) consentono a due persone di scambiarsi denaro in modo diretto, senza passare da IBAN o carte fisiche. Il funzionamento è semplice: basta installare un’app come Satispay, PayPal, BANCOMAT Pay o Revolut, registrarsi con il proprio numero di telefono, e collegare un conto o un metodo di ricarica. Una volta attivato l’account, si può inviare o richiedere denaro in pochi secondi a un contatto presente in rubrica o inserendo il suo username.
Le transazioni avvengono in tempo reale e vengono notificate sia al mittente sia al destinatario. Non è necessario conoscere dati bancari né utilizzare un POS: si seleziona l’importo, si conferma con un tap (eventualmente autenticandosi con Face ID o PIN), e il trasferimento è completato.
A questo punto è bene distinguere i due scenari d’uso principali nei pagamenti P2P:
- Scambio di denaro tra privati: qui rientrano tutti i wallet che nascono come un borsellino digitale per dividere un conto al ristorante o rimborsare una spesa di gruppo. PayPal è stato il pioniere già a fine anni ’90, mentre Satispay, BANCOMAT Pay e Revolut hanno reso l’operazione istantanea e priva di commissioni entro i confini nazionali.
- Micropagamenti nel commercio fisico e online: gli stessi strumenti, evolvendosi, sono diventati metodi di incasso per esercenti:
- Satispay viene accettato da bar, chioschi e piccoli retailer: il cliente inquadra il QR code del negozio, digita l’importo e paga senza POS.
- PayPal è ormai integrato nei checkout di gran parte degli e-commerce europei, dove funge da gateway con tutele antifrode e opzioni BNPL.
- Revolut e BANCOMAT Pay offrono analoghi QR o link di pagamento, utili per professionisti e micro-attività che vendono online senza una piattaforma strutturata.
In pratica, la variante P2P pura (ovvero, privato-privato) convive con la modalità merchant: stesso wallet, ma con una interfaccia dedicata al commerciante e commissioni ridotte rispetto ai circuiti carta tradizionali.
Per semplificare ed evitare confusione, può essere quindi utile pensare ai wallet P2P come a un unico ecosistema con due canali:
- Wallet-to-wallet fra privati;
- Wallet-to-merchant per pagamenti di beni e servizi, sia offline sia online.
Ed è in questo contesto che PayPal e Satispay entrano come due attori principali e rappresentativi del cambiamento in atto. PayPal conserva infatti il DNA P2P, ma grazie al suo checkout universale, è una delle opzioni preferite nell’e-commerce europeo. Satispay, nato per i rimborsi tra amici, si è evoluto con lo stesso schema tecnico in uno strumento privilegiato per i micropagamenti “contactless senza carta” dei piccoli esercenti offline.
Buoni pasto digitali
I buoni pasto digitali sono la versione elettronica dei classici ticket cartacei offerti dalle aziende ai propri dipendenti come parte del welfare aziendale. Si utilizzano per acquistare pasti pronti o generi alimentari e permettono di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per il datore di lavoro.
Il funzionamento è molto semplice: i buoni vengono accreditati su un portafoglio digitale, accessibile via app o carta fisica. Ogni buono ha un valore (ad esempio, 8 €) e una data di validità. Il lavoratore riceve ogni mese i buoni direttamente sul proprio account, può visualizzarne il saldo, la scadenza e l’elenco dei negozi che li accettano.
Questi buoni, infatti, possono essere utilizzati presso esercizi convenzionati, come supermercati, bar, ristoranti, gastronomie e food delivery: nella pratica, il lavoratore paga mostrando il QR code, la tessera o utilizzando il wallet integrato (ad esempio, nell’app aziendale o in un’applicazione specifica).
Principali emittenti di buoni pasto digitali in Italia
OPERATORE | FORMATO PRINCIPALE | NOTE DISTINTIVE |
---|---|---|
Edenred – Ticket Restaurant | App + Carta | Leader di mercato, ampia rete convenzionata, usabile anche online |
Up Day – Buoni Pasto Day | App + Carta | Gestione intuitiva via app, con saldo e ricerca negozi |
Satispay Welfare | Solo digitale (via app) | Completamente digitale, anche per buoni pasto e fringe benefit |
Welfare Pellegrini | Carta + Digitale | Storico operatore, ha digitalizzato l’offerta |
Pluxee | App + Carta | 100.000 esercizi convenzionati, piattaforma welfare integrata, deducibilità piena |
Coverflex | Solo digitale (via app e card virtuale) | Soluzione flessibile per buoni pasto e fringe benefit, gestione semplificata per aziende e dipendenti |
Telepedaggio
Il telepedaggio è un sistema di pagamento digitale che consente di attraversare i caselli autostradali senza fermarsi, grazie a un piccolo dispositivo elettronico (OBU – On-Board Unit) che si installa sul parabrezza del veicolo.
Questo strumento comunica in tempo reale con le antenne posizionate sulle corsie dedicate, utilizzando una frequenza a microonde (5,8 GHz), e permette l’apertura automatica della barriera con un semplice passaggio, a velocità controllata (di solito entro i 30 km/h).
L’uso di questo sistema non si limita più solo al pedaggio autostradale. I principali operatori lo integrano ormai anche con servizi aggiuntivi come, per fare qualche esempio, il pagamento di parcheggi, l’accesso a zone a traffico limitato, la prenotazione dei traghetti nello Stretto di Messina, e l’ingresso nell’Area C di Milano.
Per utilizzare il servizio, basta attivare un OBU associandolo alla targa del veicolo e a un metodo di pagamento: conto corrente, carta di credito o, con alcuni operatori come MooneyGo, anche Satispay.
L’attivazione può avvenire comodamente online, tramite app dedicata, oppure nei punti vendita fisici (come le tabaccherie convenzionate o gli sportelli dell’operatore scelto).
Una volta installato il dispositivo a bordo, si può iniziare a usare il sistema: al momento del transito al casello, il dispositivo comunica con il sistema di rilevamento del concessionario autostradale, rileva la targa e consente l’apertura della sbarra. Tutto avviene in pochi decimi di secondo, senza che il conducente debba fermarsi.
Il pagamento del pedaggio avviene quindi in modo completamente automatizzato. In base al provider scelto, l’addebito può avvenire:
- Una volta al mese (come nel caso di Telepass o UnipolMove),
- Una volta a settimana (con MooneyGo),
- In modalità pay-per-use, ossia solo nei giorni in cui si utilizza effettivamente il servizio.
Negli ultimi anni, il settore del telepedaggio ha conosciuto una forte trasformazione grazie all’apertura del mercato, in precedenza dominato esclusivamente da Telepass. A partire dal 2022, con il debutto di UnipolMove, e poi nel 2023 con l’ingresso di MooneyGo, si è assistito all’arrivo di operatori alternativi che hanno reso il servizio più competitivo in termini di tariffe, flessibilità e servizi accessori.
Un’altra innovazione importante riguarda l’interoperabilità europea: diversi dispositivi, come quelli di Telepass, funzionano anche nei Paesi dell’Unione Europea che hanno adottato standard compatibili, permettendo così di utilizzare un solo OBU per viaggiare in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e presto anche in Germania e Austria.
Infine, tutti i principali operatori offrono app dedicate che permettono di visualizzare lo storico dei viaggi, il dettaglio dei pedaggi pagati, le fatture mensili e le eventuali promozioni attive.
OPERATORE | FORMATO | SERVIZI OFFERTI |
---|---|---|
Telepass | OBU + App | Offre il servizio di telepedaggio su tutta la rete autostradale italiana ed europea. Include anche servizi accessori come parcheggi convenzionati, Area C di Milano, accesso ai traghetti sullo Stretto di Messina, lavaggi auto, mobilità urbana e pacchetti assicurativi |
UnipolMove | OBU + App | Attiva su quasi tutta la rete autostradale italiana. Integra il pagamento di parcheggi, bollo auto, carburante e assicurazioni UnipolSai. Dispone di un’app intuitiva per monitorare i viaggi, i costi e i servizi attivi. Offre soluzioni per utenti privati e flotte aziendali |
MooneyGo | OBU + App | Servizio nato nel 2023, focalizzato sulla semplicità e sull’attivazione rapida anche in punti vendita fisici. Consente di pagare il pedaggio, accedere a parcheggi convenzionati e consultare costi e spostamenti tramite app. Compatibile con carte di pagamento e anche con Satispay |
Buy Now Pay Later (BNPL): cos’è, come funziona e operatori attivi in Italia
Il BNPL, acronimo di “Buy Now, Pay Later” (“Compra adesso, paga dopo”), è un metodo di finanziamento a breve termine che permette di acquistare subito un bene o servizio e pagarne l’importo in piccole rate, solitamente da 2 a 4, senza interessi se vengono rispettati i tempi di rimborso.
Il processo è semplice: al momento del checkout (sia online sia in negozio fisico), il consumatore seleziona l’opzione BNPL, completa un controllo rapido del credito e paga il primo acconto. Il resto viene poi addebitato in automatico sull’account o sulla carta registrata. Il venditore riceve subito il pagamento completo, mentre l’utente ha il vantaggio di poter dilazionare la spesa.
In Italia, nel secondo semestre 2024, il BNPL ha movimentato circa 6,8 miliardi di euro, segnando un aumento del 46% rispetto al 2023 e rappresentando circa l’8,9% del totale dell’e-commerce nazionale.
Il fenomeno è particolarmente diffuso tra Millennials e Generazione Z, ma sta crescendo anche tra i baby boomer (+8% nel 2024).
Principali operatori BNPL in Italia
- Scalapay: è una fintech italiana che offre pagamenti in 3 rate senza interessi. Fondata nel 2018, è diventata un unicorno (valutazione superiore a 1 miliardo di dollari) e vanta partnership diffuse nel settore moda e retail.
- Klarna: un operatore svedese che dispone di licenza bancaria e permette pagamenti in 30 giorni o in 3 rate. È molto utilizzato nei siti di e-commerce e in alcuni punti vendita fisici in Italia.
- Clearpay: si tratta della versione europea firmata Afterpay e offre pagamenti dilazionati senza interessi. È presente in diversi shop online e partner retail italiani.
- Floa Pay (BNP Paribas): consente di effettuare acquisti rateizzati in 3 o 4 rate, senza bisogno di documenti aggiuntivi. Si estende sia online sia nei negozi fisici grazie alle partnership bancarie.
- SplitterPay by Avvera: operazione analoga a quella sopra descritta, in quanto suddivide gli importi in quattro rate senza interessi, anche in negozio.
- Compass Pay / PagoLight (Gruppo Mediobanca – Compass): soluzione BNPL proveniente dal mondo del credito al consumo, PagoLight è disponibile in oltre 13.000 punti vendita fisici e 200 e-commerce.
- PayPal “Paga in 3 rate”: un’opzione BNPL integrata per gli utenti PayPal, disponibile su milioni di e-commerce in Italia.
- Afterpay (Clearpay), Zip, Sezzle, Affirm, Shop Pay Installments: piattaforme principalmente estere, ma accessibili online tramite e-commerce internazionali.
- Younited Credit, Mash, Revolut Pay Later, PausePay, Ubuy, etc.: alcuni operatori europei o fintech emergenti stanno entrando nel mercato italiano, sostenuti anche dalle evoluzioni regolatorie a livello UE.
Il nuovo ecosistema POS: soluzioni digitali per negozi, PMI e professionisti
Il mercato dei POS in Italia è oggi uno degli attori più interessanti dell’intero sistema dei pagamenti digitali. Parliamo di dispositivi essenziali per qualunque attività commerciale, dai piccoli esercizi di quartiere alle grandi catene, passando per professionisti, ambulanti e realtà della ristorazione. Alla fine del 2024 si contavano circa 3,5 milioni di terminali attivi nel Paese, dato che conferma una diffusione capillare capace di trasformare il POS in uno strumento di lavoro quotidiano, integrato nella gestione di cassa.
L’evoluzione tecnologica ha portato all’affermazione degli smart POS, dispositivi più moderni che non si limitano a leggere carte o inviare transazioni. Questi terminali, infatti, basati su sistemi operativi mobili come Android, offrono funzionalità avanzate come connessione internet veloce, compatibilità con software gestionali, integrazione per la fatturazione elettronica, gestione del magazzino, promozioni, codici sconto, QR code e altre funzioni di marketing. In pratica, si stanno trasformando in veri e propri centri di controllo per l’attività commerciale.
A questa evoluzione si affiancano le soluzioni cosiddette click-to-pay o Tap to Pay, che rendono possibile utilizzare uno smartphone o un tablet compatibile come terminale di pagamento a tutti gli effetti, semplicemente avvicinando la carta o il wallet digitale del cliente. Tutto questo avviene senza hardware esterno, senza fili, e senza costi aggiuntivi.
L’adozione di questi strumenti è in piena accelerazione. Solo nel 2024 sono stati installati oltre 150.000 software POS, quasi quattro volte rispetto all’anno precedente. Una crescita favorita anche dalle nuove regole in arrivo: a partire dal 1° gennaio 2026, tutti i POS dovranno essere collegati in tempo reale ai registratori telematici, in modo da garantire la piena tracciabilità fiscale dei pagamenti elettronici.
Principali operatori e soluzioni POS in Italia
- Nexi: Leader del mercato italiano, con circa 1,4 milioni di POS attivi e oltre 41 milioni di carte gestite. Gestisce circa l’80% del merchant acquiring e offre soluzioni complete: carte di pagamento, POS tradizionali e smart, corporate banking e sistemi di clearing.
- Stripe Terminal: Piattaforma avanzata per pagamenti in-store, integrabile con l’online. Offre terminali EMV certificati, SDK flessibili e funzionalità Tap to Pay. Ideale per ecosistemi multicanale personalizzati.
- SumUP: Soluzione pensata per PMI e freelance, con smart POS compatti, costi trasparenti e nessun canone mensile. Facile da attivare, utilizzabile anche in mobilità.
- myPOS: Azienda europea presente anche in Italia dal 2018. Propone terminali mobili, POS smart e pagamenti online. Ha uno store fisico a Milano e offre soluzioni complete per piccoli esercenti e attività indipendenti.
- Altri operatori emergenti: Adyen, Dojo, Numupay, Payrails e altri attori internazionali stanno crescendo anche in Italia con offerte modulari, scalabili e pensate per l’integrazione avanzata di canali fisici e digitali.
Pagamenti tramite QR code e link: come funzionano
I pagamenti via QR code o link di incasso offrono un’alternativa rapida al POS fisico. In pratica, il venditore genera un QR contenente importo, destinatario e causale, lo mostra su smartphone?o?tablet (o lo stampa) e il cliente lo inquadra con l’app di Satispay, PayPal o della banca: quindi conferma e la transazione viene immediatamente registrata.
Lo stesso principio vale per il link di pagamento inviato via SMS, email o social, che apre una pagina sicura dove il cliente completa l’operazione con carta o wallet digitale.
Questa soluzione viene spesso adottata per vendite a distanza, microimprese, artigiani e ambulanti che non dispongono di un ecommerce strutturato.
Le nuove frontiere: infrastrutture digitali, innovazione nei pagamenti, Euro digitale, AI e pagamenti integrati
Oltre ai sistemi visibili all’utente finale, l’ecosistema dei pagamenti digitali si regge su una rete complessa di infrastrutture interbancarie e piattaforme di clearing che garantiscono la validazione, la sicurezza e il corretto trasferimento dei fondi.
Questi meccanismi operano dietro le quinte, ma sono fondamentali per assicurare che ogni pagamento, da una carta contactless alla rata BNPL, venga effettivamente eseguito, contabilizzato e regolato.
Tra i protagonisti di questo livello “invisibile” ci sono attori come Nexi, che non solo fornisce terminali POS, ma gestisce anche le operazioni di acquiring e clearing per migliaia di esercenti.
A questi si affiancano BANCOMAT e i sistemi della Banca d’Italia, come BICOMP e TARGET2BI, che elaborano i flussi interbancari, gli accrediti istantanei e le operazioni tra istituti di credito. Grazie a quest’architettura, i pagamenti digitali possono diventare sempre più veloci, trasparenti e interoperabili.
Un esempio concreto di evoluzione in questo ambito è BANCOMAT Pay, la soluzione italiana per i pagamenti peertopeer e online, che negli ultimi anni ha esteso il proprio utilizzo anche su marketplace di grandi dimensioni, come Amazon, grazie alla collaborazione con Nexi. Con un semplice smartphone, gli utenti possono inviare denaro a un contatto, pagare un bollettino o acquistare online senza passare per le carte tradizionali.
Oltre all’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti, si stanno affacciando sul mercato anche nuove forme di pagamento che promettono di ridefinire l’esperienza d’uso.
Tra queste, la più attesa è l’euro digitale, una valuta elettronica progettata dalla Banca Centrale Europea con il supporto delle banche centrali nazionali, tra cui la Banca d’Italia. La sperimentazione è in corso fino a ottobre 2025 e prevede che l’euro digitale funzioni come un vero e proprio contante elettronico, con alti standard di sicurezza e privacy, e spendibile in qualunque contesto, anche offline.
Accanto a questo progetto istituzionale, l’innovazione nei pagamenti passa per soluzioni già in fase di adozione:
- I pagamenti in-car, ad esempio, consentono di pagare il pedaggio autostradale, il carburante o il parcheggio direttamente dal cruscotto dell’auto, senza estrarre carte o smartphone.
- La blockchain, ancora poco diffusa nel mass market, viene testata come tecnologia per garantire pagamenti tracciabili e sicuri, specialmente tra aziende.
- L’intelligenza artificiale, infine, entra in gioco per automatizzare le autorizzazioni, rilevare frodi in tempo reale, e personalizzare l’esperienza utente tramite analisi predittive.
Di queste soluzioni ne sentiremo parlare in modo più approfondito prossimamente, perché sono capaci di rispondere al bisogno di rendere i pagamenti più integrati, fluidi e invisibili, sempre meno legati all’atto fisico e, invece, sempre più connessi agli ecosistemi digitali che frequentiamo ogni giorno.
Guardando ai trend in atto sul mercato, Stoppani (Visa) racconta che “l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più pervasiva, migliorando radicalmente l’operatività in diversi ambiti: dalla sicurezza e identificazione del rischio, alla riconciliazione dei flussi bancari fino a Visa Intelligent Commerce, che abbiamo recentemente lanciato, e che è destinato a rivoluzionare l’esperienza di scelta e acquisto”.
“Un altro tema di rilievo, soprattutto in ambito B2B, – sottolinea – è quello dell’embedded finance, ovvero la capacità di integrare in modo fluido componenti di servizio finanziario e assicurativo all’interno di un’unica offerta. Sempre più spesso, queste soluzioni arrivano da soggetti “non finanziari” che, grazie a piattaforme abilitanti, riescono a comporre proposte di valore per il mercato. Infine, sul fronte sia B2C che B2B, guardiamo con grande interesse all’emergere delle neobank, che nascono con l’obiettivo di servire in maniera mirata specifici segmenti di mercato, ma con un approccio nativamente digitale”.CarteDebito, credito, prepagatePagamenti fisici e onlineVisa, Mastercard, American Express, PostepayBonifici e addebitiSEPA, SEPA Instant, SEPA Direct DebitPagamenti tra conti e addebiti ricorrentiHome banking, app bancarie, SCT Inst, RID, domiciliazioniWallet digitaliApp e dispositivi indossabiliContactless, online, peer-to-peerApple Pay, Google Pay, Samsung PayP2P / Social PaymentsApp per scambio di denaro tra privatiInvio/richiesta denaro senza IBANSatispay, Bancomat PAY, RevolutBuoni pastoApp e carte digitaliAcquisto di pasti o generi alimentariEdenred, Up Day, Pluxee, CoverflexTelepedaggioDispositivo OBU + AppPagamento pedaggi e mobilitàTelepass, UnipolMove, Mooney GoBNPLBuy Now Pay LaterRate mensili senza interessiScalapay, Klarna, Clearpay, PayPalPOSPOS tradizionali e smartAccettazione di pagamenti elettroniciNexi, SumUP, myPOS, Axerve, StripeSistemi invisibiliInfrastrutture interbancarieAutorizzazioni, clearing, sicurezzaBancomat, Nexi, BI-COMP, TARGET2, Banca d’Italia
Carte di pagamento e circuiti: come funzionano e quali sono le differenze
Le carte di pagamento rappresentano il core del sistema dei pagamenti digitali in Italia. Sempre più diffuse, evolute e versatili, sono oggi il mezzo principale con cui le persone effettuano acquisti nei negozi fisici, online e tramite dispositivi mobili.
Il mercato si articola in tre grandi categorie:
- Carte di debito: sono collegate direttamente al conto corrente e consentono di spendere solo l’importo effettivamente disponibile sul saldo. Il pagamento è immediato e spesso supportato da tecnologie come il contactless o l’integrazione in wallet digitali;
- Carte di credito: permettono di effettuare acquisti anche senza disponibilità immediata, addebitando l’importo in un secondo momento (generalmente il mese successivo). Offrono maggiore flessibilità, ma possono includere interessi o commissioni se non usate con attenzione. Tra queste rientrano anche le carte revolving, che prevedono il rimborso dell’importo speso in rate mensili, con l’applicazione di interessi spesso elevati.
- Carte prepagate: non richiedono un conto corrente associato. Si ricaricano con un importo prestabilito e permettono di spendere quanto caricato. Queste carte sono ideali per microspese quotidiane o acquisti online, anche perché sono molto semplici da usare e permettono di tenere sotto controllo il budget.
Ogni carta funziona grazie a un circuito di pagamento, ovvero una rete che gestisce le transazioni e ne garantisce la sicurezza. In Italia, questi circuiti si dividono tra realtà nazionali e internazionali.
Bancomat, PagoBANCOMAT e BANCOMAT Pay
Il circuito Bancomat continua a essere il riferimento domestico principale per le carte di debito. Con oltre 34 milioni di carte attive, viene utilizzato quotidianamente sia per prelevare contante agli sportelli ATM sia per pagare nei punti vendita tramite POS.
Nel corso del 2024 sono state registrate circa 2 miliardi di transazioni con Bancomat, per un controvalore complessivo di 160 miliardi di euro.
Accanto al tradizionale sistema di pagamento fisico, sta crescendo rapidamente BANCOMAT Pay, la piattaforma digitale che consente transazioni online e trasferimenti istantanei tra utenti, anche attraverso smartphone. Lanciata nel 2019, oggi è integrata in diversi servizi di pagamento peer-to-peer e ha avviato collaborazioni internazionali, ad esempio nell’ambito del progetto EuroPA per l’interoperabilità dei pagamenti tra Italia, Spagna e Portogallo.
Visa, Mastercard, American Express
Oltre ai circuiti nazionali, il mercato italiano è fortemente integrato con i grandi operatori internazionali come Visa, Mastercard e American Express. Questi marchi alimentano il funzionamento di carte di debito, credito e prepagate offerte da banche tradizionali e fintech come Postepay, Nexi o Mooney.
Tra i principali fattori che hanno trainato la crescita di questi circuiti figura la diffusione capillare del pagamento contactless. Nel 2024, il valore delle transazioni effettuate in modalità “senza contatto” ha raggiunto i 291 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Si stima che quasi 9 acquisti su 10 con carta nei negozi fisici vengano effettuati ormai con un semplice gesto vicino al POS, grazie alla tecnologia NFC integrata nelle carte e nei dispositivi mobili.
Gli operatori non sono però focalizzati solo sull’esperienza di pagamento, ma anche sull’offrire un ecosistema di servizi sempre più attraente. “American Express non è solo una carta, ma uno stile di vita che semplifica e arricchisce l’esperienza e la vita quotidiana dei nostri titolari – spiega Giovanni Speranza, VP, Head of Commercial & Acquisition Partnerships di American Express Italia – Siamo focalizzati a continuare a offrire un ecosistema integrato di benefici, esperienze e soluzioni personalizzate che vanno oltre il semplice pagamento, valorizzando al massimo l’unicità del concetto di membership targato Amex”.
“La nostra Membership si arricchisce attraverso vantaggi distintivi, accessi ed esperienze uniche nei settori del viaggio, della ristorazione e dell’intrattenimento, anche grazie a importanti sponsorizzazioni e partnership di alto livello e valore co-finanziate – aggiunge Speranza – In sintesi, siamo più di una semplice carta American Express: siamo l’esperienza American Express, ed è con questo spirito che vogliamo fare la differenza nella vita delle persone”.
Quando gli viene fatto notare l’aumento delle offerte “premium” anche da parte di soggetti entrati sul mercato da poco, il manager di Amex evidenzia che “American Express è da generazioni all’avanguardia nell’innovazione orientata alle esigenze dei clienti, integrando nei propri prodotti vantaggi esclusivi ed esperienze premium che i nostri titolari di carta desiderano e si aspettano da noi. Chi sceglie le nostre carte si aspetta anche l’accesso a un mondo capace di ispirare. Il nostro compito è rendere questo accesso curato, autentico e capace di sorprendere. Offriamo ai clienti ciò che definiamo “passion points”: esperienze pensate per avvicinarci a loro in modo autentico, creando un legame reale”.
E le prepagate?
Il segmento delle carte prepagate continua a espandersi: le più utilizzate in Italia includono Postepay, Mooney Visa e Nexi Prepaid.
Nexi, in particolare, si distingue a livello europeo, con oltre 41 milioni di carte gestite, molte delle quali prepagate, e più di 2,7 miliardi di transazioni annue.
Pagamenti bancari diretti e automatici
Ovviamente, i pagamenti bancari restano una componente centrale del sistema italiano, soprattutto per transazioni tra aziende, professionisti, pubblica amministrazione e privati in contesti non retail.
Il bonifico SEPA, nella sua forma ordinaria o istantanea, consente di trasferire fondi da un conto corrente a un altro all’interno dell’area euro, inserendo semplicemente l’IBAN del beneficiario.
Il bonifico ordinario viene generalmente eseguito in 1 giorno lavorativo, mentre quello istantaneo impiega pochi secondi, anche nei festivi, se entrambe le banche aderiscono al circuito SCT Inst.
L’operazione può essere effettuata tramite home banking, app mobile o allo sportello. Per l’utente, è sufficiente indicare il beneficiario, l’IBAN, l’importo e, se necessario, una causale. Il sistema verifica la disponibilità dei fondi e li trasferisce al destinatario, notificando l’avvenuto pagamento.
I bonifici istantanei sono ideali per transazioni urgenti (come caparre, pagamenti immobiliari, compravendite), mentre quelli ordinari restano diffusi per spese ricorrenti o pianificate.
Accanto ai bonifici, un altro strumento molto usato è l’addebito diretto SEPA (ex RID): in questo caso è il beneficiario a prelevare in automatico dal conto del pagatore, su base mensile o periodica.
L’autorizzazione viene data una sola volta tramite mandato e da quel momento in poi le somme vengono addebitate regolarmente: il metodo viene usato spesso per pagamenti ricorrenti, come bollette, affitti, abbonamenti, rate assicurative.
L’utente può comunque revocare l’addebito in qualsiasi momento o contestare un prelievo errato.
Pagamenti digitali integrati: wallet, buoni pasto, telepedaggio
Nel panorama cashless italiano, i sistemi digitali (ovvero app e wallet su smartphone e wereable) stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante. Oltre a facilitare i pagamenti quotidiani, infatti, questi sistemi tendono a creare un vero e proprio ecosistema di servizi che può andare ben oltre l’acquisto tradizionale.
Con l’aumento della tecnologia nei pagamenti, gli operatori non stanno trascurando la sicurezza e sfruttano le nuove frontiere della tecnologia per far evolvere le transazioni digitali. “Il nostro ruolo è quello di abilitare, connettere e proteggere affinché ogni esperienza di pagamento possa essere veloce, semplice e sicura – dice Luca Corti, Country Manager Italia di Mastercard – In questo contesto, la tokenizzazione si posiziona come pilastro fondamentale per abilitare transazioni sicure, fluide e invisibili attraverso la sostituzione dei dati sensibili delle carte con credenziali univoche e dinamiche. Oggi, già il 30% delle transazioni Mastercard è tokenizzato e il nostro obiettivo è quello di arrivare al 100% entro il 2030″.
“L’evoluzione di questa tecnologia sta evolvendo con molta rapidità, diventando infrastruttura abilitante per un ecosistema più ampio, capace di includere scenari di pagamento autonomi e AI-driven – spiega l’esperto – Tra i casi d’uso d’eccezione, Agentic Pay: un sistema che utilizza la tokenizzazione per abilitare pagamenti autonomi attraverso agenti digitali che potranno effettuare acquisti o rinnovare abbonamenti senza intervento umano diretto, un nuovo paradigma dove l’utente delega e l’agente agisce in modo sicuro, tracciabile e trasparente”.
Wallet su smartphone e wereable
Nel 2024, i pagamenti effettuati tramite smartphone, smartwatch, braccialetti o dispositivi smart wereable hanno generato 56,7 miliardi di euro, registrando una crescita del +53% e rappresentando circa il 12% del transato digitale complessivo in Italia.
Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay sono oggi accessibili da quasi tutte le banche italiane e integrano i principali circuiti di pagamento (Visa, Mastercard, PagoBANCOMAT), consentendo pagamenti in negozio e online.
Questi tre sistemi sono digital wallet integrati negli smartphone e dispositivi wereable (smartwatch, tablet) dei rispettivi produttori. Ecco come funzionano nella pratica:
- Registrazione della carta: l’utente aggiunge la propria carta (di credito, di debito, prepagata) al wallet del dispositivo.
- Tokenizzazione: il numero reale della carta non viene mai trasmesso, ma sostituito da un token cifrato usato per autorizzare ogni pagamento.
- Autenticazione biometrica: per pagare basta avvicinare lo smartphone al POS contactless e confermare con Face ID, Touch ID o impronta digitale.
- Compatibilità: funzionano con qualunque POS che accetta carte contactless.
DIGITAL WALLET | DISPOSITIVI SUPPORTATI | CIRCUITI COMPATIBILI | DISPONIBILE TRAMITE |
---|---|---|---|
Apple Pay | iPhone, Apple Watch, Mac, iPad | Visa, Mastercard, American Express, PagoBANCOMAT | Quasi tutte le banche italiane, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Sella, BPER, Banco BPM, Crédit Agricole, Mediolanum, Poste Italiane, Nexi, Mooney, Hype, Widiba, Fineco e molte altre |
Google Pay | Smartphone e smartwatch Android | Visa, Mastercard, American Express | Nexi, Poste Italiane, Revolut, Hype, Sella, Mediolanum, Banca 5, illimity, Monese, etc. Alcune banche, come Intesa Sanpaolo, lo offrono integrato direttamente nell’app |
Samsung Pay | Smartphone e smartwatch Samsung Galaxy | Visa, Mastercard | Nexi, Intesa Sanpaolo, BPER, Hype, Mediolanum e altri emittenti tramite circuito Nexi |
I principali vantaggi di questi mezzi sono la sicurezza elevata, in quanto i dati reali della carta non vengono mai condivisi, la velocità (basta un gesto per concludere un pagamento), il controllo delle spese in tempo reale nel wallet e la compatibilità con i circuiti di loyalty, trasporti, ticketing e pagamenti online (abbonamenti digitali, Amazon, app di food delivery, etc.).
“Gli smartphone stanno rendendo i pagamenti ancora più rapidi e intuitivi, aprendo nuove opportunità per consumatori e imprese – afferma Stefano Stoppani, Country Manager di Visa Italia – Le PMI possono accettare pagamenti contactless direttamente dal proprio smartphone, senza bisogno di terminali dedicati, riducendo costi e tempi di attivazione”. Parlando del lancio della soluzione “Tap to Phone” da parte di Visa, Stoppani sottolinea che “la sua adozione in Italia ha registrato nell’ultimo anno una crescita del 830%, segno che l’incremento dei pagamenti digitali nel nostro paese è trainato anche dalla tecnologia. I consumatori titolari di carta Visa, grazie alla tecnologia Tap to Add Card, possono aggiungere i loro dettagli della propria carta nella loro app preferita con un solo tocco, evitando i molteplici passaggi normalmente richiesti, in modalità sicura grazie alla tokenizzazione. A questo scenario si aggiunge la spinta dei dispositivi wearable, come ad esempio il Visa payment ring, uno dei primi wearable con funzionalità NFC e token lanciato già nel 2016, come prototipo, ai Giochi di Rio”.
Pagamenti tra privati: come funzionano i sistemi peer-to-peer
I sistemi di pagamento peer-to-peer (P2P) consentono a due persone di scambiarsi denaro in modo diretto, senza passare da IBAN o carte fisiche. Il funzionamento è semplice: basta installare un’app come Satispay, PayPal, BANCOMAT Pay o Revolut, registrarsi con il proprio numero di telefono, e collegare un conto o un metodo di ricarica. Una volta attivato l’account, si può inviare o richiedere denaro in pochi secondi a un contatto presente in rubrica o inserendo il suo username.
Le transazioni avvengono in tempo reale e vengono notificate sia al mittente sia al destinatario. Non è necessario conoscere dati bancari né utilizzare un POS: si seleziona l’importo, si conferma con un tap (eventualmente autenticandosi con Face ID o PIN), e il trasferimento è completato.
A questo punto è bene distinguere i due scenari d’uso principali nei pagamenti P2P:
- Scambio di denaro tra privati: qui rientrano tutti i wallet che nascono come un borsellino digitale per dividere un conto al ristorante o rimborsare una spesa di gruppo. PayPal è stato il pioniere già a fine anni ’90, mentre Satispay, BANCOMAT Pay e Revolut hanno reso l’operazione istantanea e priva di commissioni entro i confini nazionali.
- Micropagamenti nel commercio fisico e online: gli stessi strumenti, evolvendosi, sono diventati metodi di incasso per esercenti:
- Satispay viene accettato da bar, chioschi e piccoli retailer: il cliente inquadra il QR code del negozio, digita l’importo e paga senza POS.
- PayPal è ormai integrato nei checkout di gran parte degli e-commerce europei, dove funge da gateway con tutele antifrode e opzioni BNPL.
- Revolut e BANCOMAT Pay offrono analoghi QR o link di pagamento, utili per professionisti e micro-attività che vendono online senza una piattaforma strutturata.
In pratica, la variante P2P pura (ovvero, privato-privato) convive con la modalità merchant: stesso wallet, ma con una interfaccia dedicata al commerciante e commissioni ridotte rispetto ai circuiti carta tradizionali.
Per semplificare ed evitare confusione, può essere quindi utile pensare ai wallet P2P come a un unico ecosistema con due canali:
- Wallet-to-wallet fra privati;
- Wallet-to-merchant per pagamenti di beni e servizi, sia offline sia online.
Ed è in questo contesto che PayPal e Satispay entrano come due attori principali e rappresentativi del cambiamento in atto. PayPal conserva infatti il DNA P2P, ma grazie al suo checkout universale, è una delle opzioni preferite nell’e-commerce europeo. Satispay, nato per i rimborsi tra amici, si è evoluto con lo stesso schema tecnico in uno strumento privilegiato per i micropagamenti “contactless senza carta” dei piccoli esercenti offline.
Buoni pasto digitali
I buoni pasto digitali sono la versione elettronica dei classici ticket cartacei offerti dalle aziende ai propri dipendenti come parte del welfare aziendale. Si utilizzano per acquistare pasti pronti o generi alimentari e permettono di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per il datore di lavoro.
Il funzionamento è molto semplice: i buoni vengono accreditati su un portafoglio digitale, accessibile via app o carta fisica. Ogni buono ha un valore (ad esempio, 8 €) e una data di validità. Il lavoratore riceve ogni mese i buoni direttamente sul proprio account, può visualizzarne il saldo, la scadenza e l’elenco dei negozi che li accettano.
Questi buoni, infatti, possono essere utilizzati presso esercizi convenzionati, come supermercati, bar, ristoranti, gastronomie e food delivery: nella pratica, il lavoratore paga mostrando il QR code, la tessera o utilizzando il wallet integrato (ad esempio, nell’app aziendale o in un’applicazione specifica).
Principali emittenti di buoni pasto digitali in Italia
OPERATORE | FORMATO PRINCIPALE | NOTE DISTINTIVE |
---|---|---|
Edenred – Ticket Restaurant | App + Carta | Leader di mercato, ampia rete convenzionata, usabile anche online |
Up Day – Buoni Pasto Day | App + Carta | Gestione intuitiva via app, con saldo e ricerca negozi |
Satispay Welfare | Solo digitale (via app) | Completamente digitale, anche per buoni pasto e fringe benefit |
Welfare Pellegrini | Carta + Digitale | Storico operatore, ha digitalizzato l’offerta |
Pluxee | App + Carta | 100.000 esercizi convenzionati, piattaforma welfare integrata, deducibilità piena |
Coverflex | Solo digitale (via app e card virtuale) | Soluzione flessibile per buoni pasto e fringe benefit, gestione semplificata per aziende e dipendenti |
Telepedaggio
Il telepedaggio è un sistema di pagamento digitale che consente di attraversare i caselli autostradali senza fermarsi, grazie a un piccolo dispositivo elettronico (OBU – On-Board Unit) che si installa sul parabrezza del veicolo.
Questo strumento comunica in tempo reale con le antenne posizionate sulle corsie dedicate, utilizzando una frequenza a microonde (5,8 GHz), e permette l’apertura automatica della barriera con un semplice passaggio, a velocità controllata (di solito entro i 30 km/h).
L’uso di questo sistema non si limita più solo al pedaggio autostradale. I principali operatori lo integrano ormai anche con servizi aggiuntivi come, per fare qualche esempio, il pagamento di parcheggi, l’accesso a zone a traffico limitato, la prenotazione dei traghetti nello Stretto di Messina, e l’ingresso nell’Area C di Milano.
Per utilizzare il servizio, basta attivare un OBU associandolo alla targa del veicolo e a un metodo di pagamento: conto corrente, carta di credito o, con alcuni operatori come MooneyGo, anche Satispay.
L’attivazione può avvenire comodamente online, tramite app dedicata, oppure nei punti vendita fisici (come le tabaccherie convenzionate o gli sportelli dell’operatore scelto).
Una volta installato il dispositivo a bordo, si può iniziare a usare il sistema: al momento del transito al casello, il dispositivo comunica con il sistema di rilevamento del concessionario autostradale, rileva la targa e consente l’apertura della sbarra. Tutto avviene in pochi decimi di secondo, senza che il conducente debba fermarsi.
Il pagamento del pedaggio avviene quindi in modo completamente automatizzato. In base al provider scelto, l’addebito può avvenire:
- Una volta al mese (come nel caso di Telepass o UnipolMove),
- Una volta a settimana (con MooneyGo),
- In modalità pay-per-use, ossia solo nei giorni in cui si utilizza effettivamente il servizio.
Negli ultimi anni, il settore del telepedaggio ha conosciuto una forte trasformazione grazie all’apertura del mercato, in precedenza dominato esclusivamente da Telepass. A partire dal 2022, con il debutto di UnipolMove, e poi nel 2023 con l’ingresso di MooneyGo, si è assistito all’arrivo di operatori alternativi che hanno reso il servizio più competitivo in termini di tariffe, flessibilità e servizi accessori.
Un’altra innovazione importante riguarda l’interoperabilità europea: diversi dispositivi, come quelli di Telepass, funzionano anche nei Paesi dell’Unione Europea che hanno adottato standard compatibili, permettendo così di utilizzare un solo OBU per viaggiare in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e presto anche in Germania e Austria.
Infine, tutti i principali operatori offrono app dedicate che permettono di visualizzare lo storico dei viaggi, il dettaglio dei pedaggi pagati, le fatture mensili e le eventuali promozioni attive.
OPERATORE | FORMATO | SERVIZI OFFERTI |
---|---|---|
Telepass | OBU + App | Offre il servizio di telepedaggio su tutta la rete autostradale italiana ed europea. Include anche servizi accessori come parcheggi convenzionati, Area C di Milano, accesso ai traghetti sullo Stretto di Messina, lavaggi auto, mobilità urbana e pacchetti assicurativi |
UnipolMove | OBU + App | Attiva su quasi tutta la rete autostradale italiana. Integra il pagamento di parcheggi, bollo auto, carburante e assicurazioni UnipolSai. Dispone di un’app intuitiva per monitorare i viaggi, i costi e i servizi attivi. Offre soluzioni per utenti privati e flotte aziendali |
MooneyGo | OBU + App | Servizio nato nel 2023, focalizzato sulla semplicità e sull’attivazione rapida anche in punti vendita fisici. Consente di pagare il pedaggio, accedere a parcheggi convenzionati e consultare costi e spostamenti tramite app. Compatibile con carte di pagamento e anche con Satispay |
Buy Now Pay Later (BNPL): cos’è, come funziona e operatori attivi in Italia
Il BNPL, acronimo di “Buy Now, Pay Later” (“Compra adesso, paga dopo”), è un metodo di finanziamento a breve termine che permette di acquistare subito un bene o servizio e pagarne l’importo in piccole rate, solitamente da 2 a 4, senza interessi se vengono rispettati i tempi di rimborso.
Il processo è semplice: al momento del checkout (sia online sia in negozio fisico), il consumatore seleziona l’opzione BNPL, completa un controllo rapido del credito e paga il primo acconto. Il resto viene poi addebitato in automatico sull’account o sulla carta registrata. Il venditore riceve subito il pagamento completo, mentre l’utente ha il vantaggio di poter dilazionare la spesa.
In Italia, nel secondo semestre 2024, il BNPL ha movimentato circa 6,8 miliardi di euro, segnando un aumento del 46% rispetto al 2023 e rappresentando circa l’8,9% del totale dell’e-commerce nazionale.
Il fenomeno è particolarmente diffuso tra Millennials e Generazione Z, ma sta crescendo anche tra i baby boomer (+8% nel 2024).
Principali operatori BNPL in Italia
- Scalapay: è una fintech italiana che offre pagamenti in 3 rate senza interessi. Fondata nel 2018, è diventata un unicorno (valutazione superiore a 1 miliardo di dollari) e vanta partnership diffuse nel settore moda e retail.
- Klarna: un operatore svedese che dispone di licenza bancaria e permette pagamenti in 30 giorni o in 3 rate. È molto utilizzato nei siti di e-commerce e in alcuni punti vendita fisici in Italia.
- Clearpay: si tratta della versione europea firmata Afterpay e offre pagamenti dilazionati senza interessi. È presente in diversi shop online e partner retail italiani.
- Floa Pay (BNP Paribas): consente di effettuare acquisti rateizzati in 3 o 4 rate, senza bisogno di documenti aggiuntivi. Si estende sia online sia nei negozi fisici grazie alle partnership bancarie.
- SplitterPay by Avvera: operazione analoga a quella sopra descritta, in quanto suddivide gli importi in quattro rate senza interessi, anche in negozio.
- Compass Pay / PagoLight (Gruppo Mediobanca – Compass): soluzione BNPL proveniente dal mondo del credito al consumo, PagoLight è disponibile in oltre 13.000 punti vendita fisici e 200 e-commerce.
- PayPal “Paga in 3 rate”: un’opzione BNPL integrata per gli utenti PayPal, disponibile su milioni di e-commerce in Italia.
- Afterpay (Clearpay), Zip, Sezzle, Affirm, Shop Pay Installments: piattaforme principalmente estere, ma accessibili online tramite e-commerce internazionali.
- Younited Credit, Mash, Revolut Pay Later, PausePay, Ubuy, etc.: alcuni operatori europei o fintech emergenti stanno entrando nel mercato italiano, sostenuti anche dalle evoluzioni regolatorie a livello UE.
Il nuovo ecosistema POS: soluzioni digitali per negozi, PMI e professionisti
Il mercato dei POS in Italia è oggi uno degli attori più interessanti dell’intero sistema dei pagamenti digitali. Parliamo di dispositivi essenziali per qualunque attività commerciale, dai piccoli esercizi di quartiere alle grandi catene, passando per professionisti, ambulanti e realtà della ristorazione. Alla fine del 2024 si contavano circa 3,5 milioni di terminali attivi nel Paese, dato che conferma una diffusione capillare capace di trasformare il POS in uno strumento di lavoro quotidiano, integrato nella gestione di cassa.
L’evoluzione tecnologica ha portato all’affermazione degli smart POS, dispositivi più moderni che non si limitano a leggere carte o inviare transazioni. Questi terminali, infatti, basati su sistemi operativi mobili come Android, offrono funzionalità avanzate come connessione internet veloce, compatibilità con software gestionali, integrazione per la fatturazione elettronica, gestione del magazzino, promozioni, codici sconto, QR code e altre funzioni di marketing. In pratica, si stanno trasformando in veri e propri centri di controllo per l’attività commerciale.
A questa evoluzione si affiancano le soluzioni cosiddette click-to-pay o Tap to Pay, che rendono possibile utilizzare uno smartphone o un tablet compatibile come terminale di pagamento a tutti gli effetti, semplicemente avvicinando la carta o il wallet digitale del cliente. Tutto questo avviene senza hardware esterno, senza fili, e senza costi aggiuntivi.
L’adozione di questi strumenti è in piena accelerazione. Solo nel 2024 sono stati installati oltre 150.000 software POS, quasi quattro volte rispetto all’anno precedente. Una crescita favorita anche dalle nuove regole in arrivo: a partire dal 1° gennaio 2026, tutti i POS dovranno essere collegati in tempo reale ai registratori telematici, in modo da garantire la piena tracciabilità fiscale dei pagamenti elettronici.
Principali operatori e soluzioni POS in Italia
- Nexi: Leader del mercato italiano, con circa 1,4 milioni di POS attivi e oltre 41 milioni di carte gestite. Gestisce circa l’80% del merchant acquiring e offre soluzioni complete: carte di pagamento, POS tradizionali e smart, corporate banking e sistemi di clearing.
- Stripe Terminal: Piattaforma avanzata per pagamenti in-store, integrabile con l’online. Offre terminali EMV certificati, SDK flessibili e funzionalità Tap to Pay. Ideale per ecosistemi multicanale personalizzati.
- SumUP: Soluzione pensata per PMI e freelance, con smart POS compatti, costi trasparenti e nessun canone mensile. Facile da attivare, utilizzabile anche in mobilità.
- myPOS: Azienda europea presente anche in Italia dal 2018. Propone terminali mobili, POS smart e pagamenti online. Ha uno store fisico a Milano e offre soluzioni complete per piccoli esercenti e attività indipendenti.
- Altri operatori emergenti: Adyen, Dojo, Numupay, Payrails e altri attori internazionali stanno crescendo anche in Italia con offerte modulari, scalabili e pensate per l’integrazione avanzata di canali fisici e digitali.
Pagamenti tramite QR code e link: come funzionano
I pagamenti via QR code o link di incasso offrono un’alternativa rapida al POS fisico. In pratica, il venditore genera un QR contenente importo, destinatario e causale, lo mostra su smartphone?o?tablet (o lo stampa) e il cliente lo inquadra con l’app di Satispay, PayPal o della banca: quindi conferma e la transazione viene immediatamente registrata.
Lo stesso principio vale per il link di pagamento inviato via SMS, email o social, che apre una pagina sicura dove il cliente completa l’operazione con carta o wallet digitale.
Questa soluzione viene spesso adottata per vendite a distanza, microimprese, artigiani e ambulanti che non dispongono di un ecommerce strutturato.
Le nuove frontiere: infrastrutture digitali, innovazione nei pagamenti, Euro digitale, AI e pagamenti integrati
Oltre ai sistemi visibili all’utente finale, l’ecosistema dei pagamenti digitali si regge su una rete complessa di infrastrutture interbancarie e piattaforme di clearing che garantiscono la validazione, la sicurezza e il corretto trasferimento dei fondi.
Questi meccanismi operano dietro le quinte, ma sono fondamentali per assicurare che ogni pagamento, da una carta contactless alla rata BNPL, venga effettivamente eseguito, contabilizzato e regolato.
Tra i protagonisti di questo livello “invisibile” ci sono attori come Nexi, che non solo fornisce terminali POS, ma gestisce anche le operazioni di acquiring e clearing per migliaia di esercenti.
A questi si affiancano BANCOMAT e i sistemi della Banca d’Italia, come BICOMP e TARGET2BI, che elaborano i flussi interbancari, gli accrediti istantanei e le operazioni tra istituti di credito. Grazie a quest’architettura, i pagamenti digitali possono diventare sempre più veloci, trasparenti e interoperabili.
Un esempio concreto di evoluzione in questo ambito è BANCOMAT Pay, la soluzione italiana per i pagamenti peertopeer e online, che negli ultimi anni ha esteso il proprio utilizzo anche su marketplace di grandi dimensioni, come Amazon, grazie alla collaborazione con Nexi. Con un semplice smartphone, gli utenti possono inviare denaro a un contatto, pagare un bollettino o acquistare online senza passare per le carte tradizionali.
Oltre all’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti, si stanno affacciando sul mercato anche nuove forme di pagamento che promettono di ridefinire l’esperienza d’uso.
Tra queste, la più attesa è l’euro digitale, una valuta elettronica progettata dalla Banca Centrale Europea con il supporto delle banche centrali nazionali, tra cui la Banca d’Italia. La sperimentazione è in corso fino a ottobre 2025 e prevede che l’euro digitale funzioni come un vero e proprio contante elettronico, con alti standard di sicurezza e privacy, e spendibile in qualunque contesto, anche offline.
Accanto a questo progetto istituzionale, l’innovazione nei pagamenti passa per soluzioni già in fase di adozione:
- I pagamenti in-car, ad esempio, consentono di pagare il pedaggio autostradale, il carburante o il parcheggio direttamente dal cruscotto dell’auto, senza estrarre carte o smartphone.
- La blockchain, ancora poco diffusa nel mass market, viene testata come tecnologia per garantire pagamenti tracciabili e sicuri, specialmente tra aziende.
- L’intelligenza artificiale, infine, entra in gioco per automatizzare le autorizzazioni, rilevare frodi in tempo reale, e personalizzare l’esperienza utente tramite analisi predittive.
Di queste soluzioni ne sentiremo parlare in modo più approfondito prossimamente, perché sono capaci di rispondere al bisogno di rendere i pagamenti più integrati, fluidi e invisibili, sempre meno legati all’atto fisico e, invece, sempre più connessi agli ecosistemi digitali che frequentiamo ogni giorno.
Guardando ai trend in atto sul mercato, Stoppani (Visa) racconta che “l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più pervasiva, migliorando radicalmente l’operatività in diversi ambiti: dalla sicurezza e identificazione del rischio, alla riconciliazione dei flussi bancari fino a Visa Intelligent Commerce, che abbiamo recentemente lanciato, e che è destinato a rivoluzionare l’esperienza di scelta e acquisto”.
“Un altro tema di rilievo, soprattutto in ambito B2B, – sottolinea – è quello dell’embedded finance, ovvero la capacità di integrare in modo fluido componenti di servizio finanziario e assicurativo all’interno di un’unica offerta. Sempre più spesso, queste soluzioni arrivano da soggetti “non finanziari” che, grazie a piattaforme abilitanti, riescono a comporre proposte di valore per il mercato. Infine, sul fronte sia B2C che B2B, guardiamo con grande interesse all’emergere delle neobank, che nascono con l’obiettivo di servire in maniera mirata specifici segmenti di mercato, ma con un approccio nativamente digitale”.