(Teleborsa) – Seduta positiva a Wall Street, con l’ottimismo sulla domanda legata all’intelligenza artificiale e alla tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina. Nel mondo tech, poco prima dell’apertura OpenAI ha annunciato di aver firmato un accordo per l’acquisto di capacità per un valore di 38 miliardi di dollari da Amazon Web Services, il suo primo contratto con il leader del cloud. In base all’accordo, OpenAI inizierà immediatamente a eseguire carichi di lavoro sull’infrastruttura AWS, sfruttando centinaia di migliaia di unità di elaborazione grafica (GPU) di Nvidia, con l’intenzione di espandere la capacità nei prossimi anni. Poche ore fa, il proprietario e operatore di data center Iren ha firmato un contratto per servizi cloud del valore di circa 9,7 miliardi di dollari con Microsoft per fornire al gigante tecnologico l’accesso ai processori GB300 di Nvidia per un periodo di cinque anni. Gli investitori attendono ulteriori indicazioni questa settimana dalle trimestrali di aziende di semiconduttori, tra cui Advanced Micro Devices e Qualcomm.
Nel premarket sono arrivati diversi annunci sul fronte dell’M&A, con SM Energy e Civitas Resources che si fonderanno in un’operazione interamente azionaria da 12,8 miliardi di dollari; Kimberly-Clark ha annunciato che acquisirà Kenvue in un’operazione da 48,7 miliardi di dollari; Boyd ha detto che venderà la sua unità Thermal a Eaton per 9,5 miliardi di dollari
Per quanto riguarda le trimestrali, BioNTech ha alzato le previsioni di ricavi 2025 grazie alla partnership con Bristol Myers Squibb; Loews ha reso noto che l’utile è salito a 504 milioni di dollari nel terzo trimestre 2025.
Tra gli altri annunci societari, Pfizer ha annunciato la seconda causa contro Metsera e Novo Nordisk per condotta anticoncorrenziale; Honeywell ha comunicato che Jim Currier sarà il CEO dello spin-off aerospaziale; Beyond Meat ha rinviato la trimestrale per quantificare un onere significativo.
Questa settimana i riflettori saranno puntati sui dati economici del settore privato per valutare lo stato di salute dell’economia statunitense, mentre continua il lungo shutdown del governo. In particolare, sono attesi i dati di mercoledì dell’ADP sulle buste paga private.
Venerdì, quattro banchieri centrali statunitensi hanno espresso riserve in merito al taglio dei tassi di interesse della Fed della scorsa settimana e alla possibilità di un’ulteriore riduzione a dicembre. Il presidente della Fed di Kansas City, Jeffrey Schmid, membro con diritto di voto, ha espresso dissenso dalla decisione, citando preoccupazioni per la persistente inflazione. Beth Hammack della Fed di Cleveland e Lorie Logan della Fed di Dallas hanno lasciato intendere che avrebbero espresso anch’esse il loro dissenso se avessero potuto votare. Raphael Bostic della Fed di Atlanta, altro membro senza diritto di voto quest’anno, ha dichiarato di sostenere il taglio dei tassi di un quarto di punto, sebbene – con i persistenti e ostinati aumenti dei prezzi in tutta l’economia – ogni taglio dei tassi rende meno evidenti le argomentazioni a favore di un ulteriore allentamento. Oggi Stephen Miran, che fa parte del board della Federal Reserve, ha detto che la Fed “è troppo restrittiva, la neutralità è ben al di sotto della politica attuale” e che “date le mie previsioni sull’inflazione più ottimistiche rispetto ad altri membri del comitato, non vedo alcun motivo per mantenere una politica così restrittiva”.
Sempre sul fronte delle banche centrali, questa settimana sono in calendario le decisioni di Regno Unito, Australia, Svezia e Norvegia.
In ambito geopolitico, i media statunitensi hanno scritto che l’amministrazione Trump ha finalizzato i piani per attacchi mirati contro le installazioni militari venezuelane, nonché contro porti e aeroporti legati ai cartelli della droga. Con 10.000 soldati e risorse militari avanzate già presenti nella regione, si ipotizza che gli attacchi potrebbero verificarsi a breve. Guardando al mercato petrolifero, l’OPEC+ ha concordato un modesto aumento della produzione di 137.000 barili al giorno per dicembre, sospendendo ulteriori aumenti all’inizio del 2026 a causa di preoccupazioni relative all’eccesso di offerta.
Considerando i principali indici di Wall Street, variazione pari a -0,07% sul Dow Jones, mentre, al contrario, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 6.864 punti (+0,32%). In denaro il Nasdaq 100 (+0,81%); come pure, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,57%).
