(Teleborsa) – Wall Street si muove ancora in rialzo, dopo che la de-escalation del conflitto tra Israele e Iran, unita a dati macroeconomici che evidenziano la resilienza dell’economia statunitense, ha spinto l’S&P 500 e il Nasdaq a nuovi massimi storici in chiusura della settimana scorsa, riguadagnando quanto perso da aprile dopo lo spavento dei primi annunci sui dazi dell’amministrazione Trump.
A sostenere il sentiment c’è anche il fatto che il Canada ha annunciato ieri di aver revocato la tassa sui servizi digitali nel tentativo di far avanzare i negoziati commerciali con gli Stati Uniti, cedendo alle pressioni del presidente Trump. Gli Stati Uniti riprenderanno i negoziati commerciali con il Canada non appena Toronto revocherà la propria tassa sui servizi digitali rivolta alle aziende tech USA, ha detto oggi Kevin Hassett, consigliere economico della Casa Bianca. Intanto, il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic ha detto che andrà a Washington domani per colloqui commerciali.
Gli investitori si concentreranno questa settimana sui dati macroeconomici, tra cui il rapporto mensile sulle buste paga previsto per giovedì, per valutare la solidità dell’economia e le prospettive sui tassi. Sul fronte della politica monetaria, saranno monitorate le dichiarazioni che arriveranno dalla conferenza della Banca centrale europea a Sintra, in Portogallo.
Per quanto riguarda le operazioni di M&A, prima dell’apertura del mercato SRS Distribution (Home Depot) ha comunicato che acquisterà GMS per 4,3 miliardi di dollari, mentre AbbVie acquisterà Capstan Therapeutics per massimi 2,1 miliardi di dollari.
Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sale dello 0,38% a 43.984 punti, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.190 punti (+0,27%). In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,44%); sulla stessa linea, poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,27%).
In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti finanziario (+0,71%), informatica (+0,62%) e telecomunicazioni (+0,43%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto beni di consumo secondari, che riporta una flessione di -0,89%.
Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Goldman Sachs (+2,10%), JP Morgan (+1,52%), Visa (+1,39%) e IBM (+1,24%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Boeing, che continua la seduta con -2,21%. Si concentrano le vendite su Amazon, che soffre un calo dell’1,55%. Deludente Dow, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Intel, che mostra un piccolo decremento dell’1,03%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq, Trade Desk (+4,38%), Fortinet (+2,44%), Broadcom (+2,40%) e Synopsys (+2,01%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su AirBnb, che ottiene -1,68%. Vendite su Amazon, che registra un ribasso dell’1,55%. Discesa modesta per Diamondback Energy, che cede un piccolo -1,46%. Pensosa Alphabet, con un calo frazionale dell’1,32%.