(Teleborsa) – Stellantis prova a voltare pagina, dopo i risultati deludenti sul mercato nordamericano, e si mette alla ricerca di un nuovo AD al posto di Carlos Tavares.
Normale amministrazione, chiosa la società di John Elkann che mette le mani avanti spiegando che si tratta di una pianificazione, visto che il contratto di Tavares scade nel 2026. Secondo l’agenzia Bloomberg, che riporta la notizia e cita alcune fonti, la multinazionale avrebbe avviato la ricerca per il successore alla guida del gruppo, ma non ci sarebbero piani per un immediato cambio di leadership e lo stesso Tavares sarà incluso nel processo di ricerca.
La crisi di Stellantis
La casa automobilistica sta attraversando un periodo più che tumultuoso: dal bilancio delle vendite in Nord America al crollo del titolo in borsa, finanche al continuo scontro con governo e sindacati in Italia.
Il colosso italo-francese dell’automotive sta cercando di ridurre le scorte in Nord America di 100.000 veicoli entro l’inizio del prossimo anno e ne ha già tagliati circa 40.000 nei mesi di luglio e agosto. L’interesse principale della casa automobilistica è “come portare il Nord America in una posizione migliore e più sana per il 2025”, ha sottolineato nei giorni scorsi Natalie Knight, CFO di Stellantis, durante una conferenza virtuale di Bank of America, aggiungendo che “è improbabile” che la società distribuirà dividendi straordinari. “Siamo impegnati a garantire un pay-out per i dividendi intorno al 30%. È improbabile che distribuiremo dividendi straordinari, nel caso valuteremo dei buy-back”, ha detto Knight.
Il consiglio di amministrazione di Stellantis si riunirà il 9 e il 10 ottobre negli Stati Uniti, riferiscono ancora le stesse fonti a Bloomberg, per valutare i piani da attuare per rilanciare le attività nell’area.
Il titolo Stellantis, quotato a Piazza Affari, oggi si muove al rialzo mostrando un vantaggio dell’1,71% e facendo meglio dell’indice del principale paniere FTSE MIB (+0,75%). Tuttavia, la performance dall’inizio dell’anno mostra una flessione del 23% circa.