(Teleborsa) – La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha abbassato il tasso guida di 50 punti base allo 0,5%, più dei 25 punti base attesi dal mercato. Si tratta del tasso più basso da fine 2022, mentre un taglio di 50 punti base non si vedeva dal 2008.
Il nuovo tasso guida avrà validità da domani 13 dicembre 2024. Gli averi a vista detenuti dalle banche presso la BNS saranno remunerati fino a un determinato limite al tasso guida BNS, quelli eccedenti tale limite a un tasso di interesse pari allo 0%. La Banca nazionale ribadisce inoltre la propria disponibilità ad agire all’occorrenza sul mercato dei cambi.
La pressione inflazionistica sottostante è ancora diminuita in questo trimestre. Con l’allentamento odierno della politica monetaria la Banca nazionale tiene conto di tale evoluzione. Continuerà a osservare attentamente la situazione e, se necessario, adeguerà la politica monetaria per far sì che l’inflazione a medio termine si mantenga nell’area di stabilità dei prezzi.
La nuova previsione condizionata di inflazione si situa a breve termine al di sotto di quella formulata in settembre, in particolare per effetto del rincaro meno elevato del previsto dei prodotti petroliferi e dei generi alimentari. A medio termine, grazie alla riduzione del tasso di interesse annunciata oggi, la previsione è poco variata. La nuova previsione si attesta lungo l’intero orizzonte previsivo nell’area di stabilità dei prezzi. Nella media annua essa si colloca all’1,1% per il 2024, allo 0,3% per il 2025 e allo 0,8% per il 2026. La previsione si basa sull’assunto che il tasso guida BNS rimanga pari allo 0,5% lungo l’intero orizzonte previsivo. Senza la riduzione del tasso decisa quest’oggi, la previsione condizionata di inflazione si situerebbe a un livello più basso.
Per l’anno in corso la Banca nazionale si aspetta un aumento del PIL di circa l’1%. Anche grazie all’allentamento della politica monetaria degli ultimi trimestri, la crescita dovrebbe rafforzarsi il prossimo anno, sebbene solo in lieve misura a causa della congiuntura estera moderata. Per il 2025 la Banca nazionale si attende attualmente un tasso di crescita compreso tra l’1% e l’1,5%. In questo contesto è probabile che la disoccupazione continui a salire leggermente e che il livello di utilizzo delle capacità produttive diminuisca un po’.
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