(Teleborsa) – Tornano i riflettori sul titolo TIM sull’ipotesi di creazione di una cordata, in buona parte italiana, pronta a rilevare la quota di maggioranza del 23,7% in mano a Vivendi, la holding francese che risulta primo azionista della compagnia italiana di tlc.
Rumors che ieri ha messo le ali al titolo, facendogli guadagnare il 2,1%. Alla riapertura oggi, TIM si è mossa per un po’ a cavallo dlela parità ed ha poi riavviato una buona peformance con un guadagno dell’1,43%.
Secondo le indiscrezioni avanzate dal Corriere della sera nel weekend, Andrea Pezzi, ex consulente di Vivendi, e Claudio Costamagna, ex presidente di CDP, starebbero pensando alla costituzione di una cordata di investitori, che include anche alcuni fondi, come il fondo francese Tikehau ed il fondo statunitense Blackstone, per avanzare un’offerta a Vivendi per la quota di maggioranza. Il piano, in realtà, prevedrebbe l’acquisto iniziale di una quota del 6-7%, ad una cifra di 500 milioni di euro e, in seguito, una offerta per rilevare l’intera partecipazione.
L’operazione sarebbe preliminare a uno “spezzatino” di TIM, che oggi conta tre asset principali: TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil. Tre asset che appaiono ad oggi sottovalutati e che lo stesso piano “Free-to.Run” messo a punto dal management punta a valorizzare.
Ipotesi concreta o nuova speculazione? I principali attori del progetto ed i fondi hanno già smentito un coinvolgimento ed il progetto stesso sembrano in una fase molto preliminare.
Inoltre, l’operazione in sé sembrerebbe alquanto complessa, più semplice l’idea di promuovere un’OPA finalizzata al delisting, una volta raccolte le adesioni degli investitori interessati e, in seguito, valorizzare i tre asset.
Secondo gli esperti anche la valutazione di 500 milioni per il 6-7% sarebbe piuttosto elevata, implicando una valorizzazione di 0,46 euro per azione, pari al doppio delle quotazioni correnti sul mercato a 0,23-0,24 euro.
Dal canto suo, Vivendi è già pronta ad una operazione straordinaria. Il numero uno De Puyfontaine, in occasione della presentazione dei conti trimestrali, aveva già annunciato che nel 2025 si scriverà un nuovo capitolo “senza Tim”.
I rumors sembrerebbero quindi confermare una rinnovata contendibilità della società priva del fardello della rete e quindi un maggior interesse del mercato per le sue azioni.
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