(Teleborsa) – Pioggia di revisioni al ribasso da parte degli analisti sul target price di Tinexta, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nei servizi Digital Trust, Cybersecurity e Innovation & Marketing, dopo che venerdì la società ha comunicato deboli risultati nel primo semestre 2024 e abbassato la guidance per l’intero esercizio (per tenere conto soprattutto del rallentamento della neoacquisita ABF in Francia).
A seguito dei risultati, Equita ha ridotto le stime 2024-26: -1% nei ricavi, -7% nell’EBITDA adj., -10% nell’EPS adj. e ND/EBITDA a 1,9x, alienandosi sostanzialmente alla nuova guidance FY24 della società. Ridotto anche il TP a 20 euro per azione (dai precedenti 23 euro), principalmente per il taglio stime. Mantenuta la raccomandazione “Hold“, considerando “la ancora poca visibilità, a nostro avviso, sulle tempistiche di recupero di alcune linee di business”.
Intermonte, che ha abbassato il TP a 24 euro per azione da 29 euro e confermato il rating “Buy“, ha detto che i risultati del 2° trimestre sono stati in linea con le aspettative, evidenziando un trimestre debole dovuto principalmente alla divisione Business Innovation, penalizzata sia dai ritardi legati agli incentivi Industria 5.0 che hanno interessato il business della finanza agevolata, sia dalle scarse performance di ABF, che ha accumulato circa 6 mesi di ritardo rispetto alle proiezioni iniziali.
Kepler Cheuvreux ha sottolineato che la crescita organica è superiore a quanto preventivato in precedenza, con ricavi in ??crescita dell’11-15% (rispetto al 7%) ed EBITDA rettificato del 10-14% (rispetto al 10%). Pertanto ha allineato le sue stime alla guidance rivista del 2024 e rivisto le previsioni per il 2025-26, tagliando l’EPS del 3,5% in media. Il broker ha ridotto il TP a 24 euro per azione da 25 euro e confermato il giudizio “Buy“.
Intesa Sanpaolo ha abbassato a 23,5 euro per azione (dai precedenti 25 euro) il prezzo obiettivo, confermando la raccomandazione “Buy“. Gli analisti scrivono che, sebbene i risultati siano stati in linea con le aspettative, il 2Q24 è stato un trimestre “soft”. In goni caso, sottolineano che, ad eccezione di ABF, le altre attività sono in linea con la traiettoria di crescita definita nel piano aziendale.
Inoltre, Banca Akros ha abbassato il TP a 21 euro per azione (dai precedenti 25 euro), ribadendo il rating “Buy“, mentre Mediobanca ha abbassato il TP a 25,4 euro con raccomandazione “Outperform“.
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