(Teleborsa) – Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha affermato che i tassi di interesse sono “troppo restrittivi” e dovrebbero probabilmente essere inferiori di 150-175 punti base.
In un’intervista a Bloomberg Television, ha suggerito che la Federal Reserve potrebbe avviarsi verso una serie di tagli dei tassi nei prossimi mesi, a partire da una riduzione di 50 punti base a settembre.
Ieri è emerso che l’inflazione complessiva negli Stati Uniti è rimasta al 2,7% a luglio, a fronte di previsioni per un 2,8%, mentre l’indicatore core che esclude voci volatili come energia e cibo è salito al 3,1%, sopra il 3% atteso, riflettendo l’aumento del costo di alcuni beni e servizi, con l’entrata in vigore dei nuovi dazi commerciali.
La Federal Reserve monitorerà attentamente un altro indicatore, l’indice della spesa per consumi personali, che sarà pubblicato il 29 agosto, quindi prima della prossima riunione di settembre.
“La vera questione a cui pensare ora è se a settembre si verificherà un taglio dei tassi di 50 punti base”, aveva detto ieri Bessent in un’intervista a Fox Business, sottolineando come, due giorni dopo che la Fed aveva lasciato i tassi invariati il 30 luglio, i dati rivisti mostrassero una crescita occupazionale più debole per maggio e giugno rispetto a quanto indicato in precedenza. La Fed “avrebbe potuto tagliare a giugno e luglio” se avesse avuto a disposizione i dati rivisti in quel momento, ha affermato Bessent.