(Teleborsa) – Nel 2024, la filiera del Venture Capital in Italia ha investito oltre 1,2 miliardi di euro su 372 round. Aggiungendo anche gli investimenti in startup estere con founder italiani, il totale complessivo si attesta a 2 miliardi di euro (+39%), su un totale di 406 round. È quanto emerge dal Rapporto di ricerca 2024 del Venture Capital Monitor – VeM realizzato dall’omonimo Osservatorio attivo presso Università LIUC e AIFI e realizzato grazie al contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e KPMG e al supporto istituzionale di CDP Venture Capital SGR e IBAN.
“Il venture capital in Italia ha ormai consolidato la fase iniziata nella seconda metà del 2020 ed è pronto per entrare in quella successiva”, ha affermato Giovanni Fusaro, Direttore Osservatorio VeM, aggiungendo “saranno quindi cruciali i prossimi anni per rendere l’investimento in innovazione un asse portante dello sviluppo del nostro Paese e colmare il gap con i mercati europei più virtuosi”.
Dal rapporto emerge che, nel 2024, sono state realizzate 300 operazioni (initial e follow on), in calo del 9% rispetto alle 330 dello scorso anno. I soli nuovi investimenti (initial) sono stati 223 rispetto ai 273 del 2023. L’ammontare investito da operatori domestici ed esteri in startup italiane si attesta a 1,2 miliardi di euro, distribuiti su 270 round, (in aumento rispetto a 1,1 miliardi dell’anno passato); l’ammontare investito in realtà estere fondate da imprenditori italiani si attesa a oltre 700 milioni di euro, distribuiti su 30 operazioni (oltre 300 milioni in 28 round nel 2023). Sommando queste due componenti, il totale complessivo si attesta a 1,9 miliardi di euro (erano 1,4 miliardi nel 2023).
“La diminuzione del numero dei round di raccolta conferma una maggiore selezione sulle operazioni; tendenza confermata dal record di investimenti successivi (follow-on) su società già investite in altri round”, spiega Luca Pagetti, Head of Finanziamento Crescita Startup di Intesa Sanpaolo Innovation Center, aggiungendo che si conferma l’interesse crescente degli investitori nei settori Energia & Ambiente, Biotech e Healthcare.
Nel 2024 i Business Angel hanno investito in autonomia oltre 74 mln di euro, quasi il doppio delle risorse del 2023 e anche le società target sono aumentate del 41%. “Dopo il rallentamento del 2023 siamo quindi tornati a crescere e l’intero mercato del Venture Capital italiano è di nuovo stabilizzato sui numeri che lo hanno caratterizzato negli ultimi anni, ben oltre quota 1 miliardo di euro”, sottolinea Paolo Anselmo, Presidente IBAN, ricordando che “i recenti provvedimenti legislativi strutturali, come il Dl Centemero, hanno inoltre confermato quelle che erano le agevolazioni fiscali e gli incentivi agli investimenti in startup e pmi innovative, un ulteriore segnale che ci porta ad essere fiduciosi anche per il 2025”.
“Gli investimenti in venture capital in Italia hanno visto alcuni segnali di ripresa nel corso del 2024, in linea con quanto osservato a livello internazionale. Si attende un trend positivo anche nel 2025, supportato principalmente da investimenti in settori quali l’intelligenza artificiale, le biotecnologie e le energie alternative”, conferma Alessandro Soprano, Partner KPMG.
Con riferimento all’attività di corporate venture capital, nel 2024 si conferma l’evidenza recente che vede una notevole presenza di imprese nei round di venture capital. In particolare, è stata registrata la partecipazione delle corporate negli investimenti a supporto delle realtà imprenditoriali nascenti o nella fase di primo sviluppo in circa il 26% dei round complessivi, in aumento rispetto al 2023. Relativamente alle sole startup con sede in Italia, venture capital e corporate venture capital hanno investito 592 milioni di euro su 182 round, le attività di sindacato tra venture capital, corporate venture capital e business angel hanno fatto registrare investimenti pari a 610 milioni di euro su 88 operazioni e i soli business angel hanno investito 47 milioni in 102 round.
Come per gli anni passati, a livello di investimenti initial, la Lombardia è la Regione in cui si concentra il maggior numero di società target, 70, coprendo il 36% del mercato (era il 46% nel 2023, con 113 società). Seguono Piemonte (15%) e Lazio (9%).
Dal punto di vista settoriale, l’Ict monopolizza l’interesse degli investitori di venture capital, con una quota del 38% delle società target. L’Ict è costituito per il 28% da operazioni su startup nel comparto dei digital consumer services, e per il 72% su società con focus su enterprise technologies. A seguire, il 9% delle target oggetto di investimenti initial è stato diretto verso le Biotecnologie, l’8% verso il comparto del Fintech; Energia e Ambiente ed Healthcare, invece, attraggono il 7% degli investimenti.