(Teleborsa) – Il Consiglio di Gestione di Vivendi, una delle principali media company europee, ha presentato al Consiglio di Sorveglianza un aggiornamento sullo studio di fattibilità del progetto di scissione annunciato il 13 dicembre 2023. Questo progetto segue la quotazione di Universal Music Group (UMG) nel 2021 ad Amsterdam, dopo la quale Vivendi ha subito uno sconto di conglomerato significativamente elevato, riducendo sostanzialmente la sua valutazione e limitando la sua capacità di effettuare operazioni di crescita esterna per le sue controllate.
Canal+, Havas e Lagardère “vivono attualmente una forte crescita in un contesto internazionale caratterizzato da numerose opportunità di investimento” e per sfruttare appieno il potenziale di sviluppo di tutte le sue attività, nel dicembre 2023 Vivendi ha avviato lo studio di fattibilità di un progetto in cui Canal+, Havas e una società che raggruppa le attività nell’editoria e nella distribuzione diventerebbero entità indipendenti quotate in borsa.
Secondo quanto comunicato questa mattina, Canal+ verrà quotata sul London Stock Exchange per riflettere la dimensione internazionale dell’azienda, in particolare nell’ambito della fusione in corso con MultiChoice. Canal+ rimarrebbe una società costituita e tassata in Francia. Inoltre, Canal+, a seconda del successo della sua offerta pubblica di acquisto su MultiChoice, potrebbe essere oggetto di una quotazione secondaria sulla borsa di Johannesburg.
Havas, con la maggior parte delle sue attività svolte a livello internazionale, verrebbe quotata come società pubblica a responsabilità limitata (NV) olandese sulla borsa Euronext di Amsterdam, che ha già assistito al successo di UMG.
Una nuova società, Louis Hachette Group, riunirebbe gli asset posseduti da Vivendi nel settore dell’editoria e della distribuzione, ovvero l’attuale quota del 63,5% del Gruppo in Lagardère e il 100% di Prisma Media. Questa società sarà quotata su Euronext Growth a Parigi, in linea con la quotazione della sua controllata Lagardère sul mercato regolamentato di Euronext Paris.
In questa configurazione, Vivendi rimarrebbe un attore di primo piano nei settori della creatività e dell’intrattenimento, quotato sul mercato regolamentato di Euronext Paris.
Qualora tale progetto dovesse procedere seguendo la procedura di informazione e consultazione, a fine ottobre 2024 potrebbe essere presa una decisione con l’obiettivo di sottoporlo all’Assemblea Straordinaria degli Azionisti che potrebbe tenersi nel mese di dicembre 2024. Tale operazione sarebbe quindi solo effettuata qualora fosse approvata, nel corso dell’Assemblea, dalla maggioranza dei due terzi dei soci.
Canal+ e Havas avrebbero un debito netto praticamente pari a zero, ad eccezione del debito contratto da Canal+ per l’offerta pubblica di acquisto MultiChoice. Il gruppo Louis Hachette non avrebbe debiti propri, ad eccezione del debito netto di Lagardère di circa 2 miliardi di euro, recentemente rifinanziato. A seguito della scissione, Vivendi potrebbe avere un debito netto compreso tra 1,5 e 2 miliardi di euro.
A seguito della ripartizione delle azioni delle entità risultanti dalla scissione, il gruppo Bolloré deterrà circa il 30,6% del capitale sociale e dei diritti di voto di Canal+ e del gruppo Louis Hachette. Deterrebbe circa il 30,6% del capitale sociale di Havas NV e potrebbe, a causa del doppio diritto di voto, detenere oltre il 40% dei diritti di voto.