(Teleborsa) – Wall Street avvia gli scambi a piccoli passi, mostrando scarti frazionali al di sopra dei livelli precedenti, mentre si svolge il secondo giorno di negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il presidente Donald Trump ha annunciato alcuni “buoni progressi” nel primo giorno di colloqui, mentre il funzionario Kevin Hassett hanno accennato ad un possibile accordo sull’esportazione di materie prime critiche in cambio dell’accesso di Pechino ai semiconduttori.
In una giornata povera di spunti sul fronte macro, l‘attenzione è puntata sui dati dell’inflazione in uscita domani, che detteranno il passo delle prossime mosse della Federal Reserve.
L’oro è poco mosso a 3.364,9 dollari l’oncia (+0,18%), conservando un rialzo del 27% da inizio anno. Acquisti sul petrolio (+0,37%) che tratta a 65,55 dollari al barile sul WTI ed a 67,35 USD/b sul Brent.
A New York, nessuna variazione significativa per il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 42.758 punti; sulla stessa linea l’S&P-500, che si attesta a 6.017 punti. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,27%) e per l’S&P 100 (+0,23%).
Sotto i riflettori il comparto farmaceutico, che sconta la decisione del Segretario alla Salute statunitense Robert F. Kennedy Jr. di rimuovere tutti i 17 membri dei Centers for Disease Control and Prevention, autorizzati a decidere e esprimere raccomandazioni sui vaccini. Ne risentono i titolo farmaceutici come Moderna che cede l’1,85%.
Male anche McDonald’s (-1,17%), dopo il declassamento da parte degli analisti di Morgan Stanley.