(Teleborsa) – Wall Street ha avviato la seduta in ribasso, in sintonia con gli altri mercati mondiali, in attesa del discorso che il Presidente Donald Trump consegnerà a Davos “a distanza” questo pomeriggio. Ina fonte di incertezza e preoccupazione per gli operatori finanziari, dopo le burrascose affermazioni degli ultimi giorni, su vari temi di carattere economico e politico.
Fra i mercati asiatici, le borse cinesi hanno registrato un rally oggi, dopo che Pechino ha annunciato l’intenzione di convogliare centinaia di miliardi di yuan di investimenti in azioni, subito dopo che Trump ha dichiarato di voler imporre un dazio punitivo del 10% sulle importazioni cinesi.
Il timore di un atteggiamento troppo intransigente concorre oggi ad indebolire il mercato, dopo il rally imponente messo a segno ieri, in vista degli ambiziosi piani di spesa del presidente Trump per le infrastrutture di intelligenza artificiale. La joint venture fra Oracle, OpenAI e SoftBank ha messo il turbo ieri ai titoli tecnologici, che ora risentono di qualche presa di profitto, mentre Wall Street la vigilia ha raggiunto nuovi record, da cui ora ripiega.
Sul fronte macro, il dato dei sussidi alla disoccupazione è risultato un po’ deludente, con una crescita delle domande a 223mila unità, oltre la attese, ma l’attenzione è già puntata sui meeting delle banche centrali la prossima settimana. Non si attendono novità dalla Fed, che dovrebbe passare la mano nella prima riunione dell’anno.
Attenzione anche sulle trimestrali a stagione già iniziata. La prossima settimana sarà la volta delle “mega-cap”.
A New York, Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 44.254 punti (+0,22%), mentre è incerto l’S&P-500 che lima lo 0,10% a 6.080 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,43%); senza direzione l’S&P 100 (-0,06%).