(Teleborsa) – Wall Street continua la seduta sui livelli della vigilia, dopo il dato chiave sull’inflazione PCE americana, la misura preferita dalla Fed per valutare l’andamento dei prezzi, risultato in linea con le attese, a maggio, ovvero, in rallentamento al 2,6% dal 2,8% di aprile.
“Il rapporto sui redditi e le spese personali di maggio negli Stati Uniti incoraggiano chi ritiene che le pressioni inflazionistiche si stiano nuovamente allentando, dopo essere state troppo elevate nei primi tre mesi dell’anno”, spiega James Knightley, Chief International Economist, ING. Il deflatore della spesa personale al consumo (PCE) core – una misura più ampia delle pressioni inflazionistiche rispetto all’inflazione dei prezzi al consumo (CPI) su cui la Fed preferisce concentrarsi- si è attestato allo 0,1% su base mensile e al 2,6% su base annua. Questo dato era atteso, vista la lettura delle componenti all’interno dei rapporti CPI e PPI, ma dopo le numerose sorprese al rialzo di quest’anno, è un sollievo. La misura principale (compresi cibo ed energia) è risultata pari allo 0% su base mensile e al 2,6% su base annuale, come previsto. “L’inflazione si sta comportando meglio, il che potrebbe aprire la porta a tagli dei tassi di interesse nel corso dell’anno”.
“Nel complesso, la politica della Federal Reserve sembra stia gradualmente ottenendo l’effetto desiderato: rallentare la domanda per raffreddare l’inflazione, afferma Christian Scherrmann, U.S. Economist di DWS. In prospettiva, ci aspettiamo il proseguimento del processo disinflazionistico, poiché si prevede un’ulteriore moderazione dell’attività economica. Tuttavia, è improbabile che il ritmo molto lento dell’inflazione, come quello di maggio, persista. Ci aspettiamo invece una tendenza più moderata, forse a un ritmo simile a quello osservato in aprile. Per la Federal Reserve, i dati di maggio suggeriscono che è sulla strada giusta, ma è probabile che siano necessari ulteriori progressi prima di considerare un adeguamento dei tassi di interesse. Le nostre proiezioni indicano un potenziale primo taglio dei tassi a dicembre, anche se un’accelerazione del rallentamento delle condizioni del mercato del lavoro potrebbe indurre a un adeguamento dei tassi prima, forse già a novembre o addirittura a settembre”.
Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones riporta una variazione pari a -0,07% sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 5.481 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,01%); sulla stessa linea, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,09%).
Energia (+0,53%) e finanziario (+0,51%) in buona luce sul listino S&P 500. Tra i più negativi della lista del paniere S&P 500, troviamo i comparti utilities (-1,39%), beni di consumo secondari (-1,12%) e telecomunicazioni (-0,72%).
In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Salesforce (+2,03%), United Health (+1,80%), Intel (+1,70%) e American Express (+1,51%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nike, che prosegue le contrattazioni a -20,05%.
In rosso Walt Disney, che evidenzia un deciso ribasso del 3,23%.
Spicca la prestazione negativa di Travelers Company, che scende dell’1,70%.
McDonald’s scende dell’1,57%.
Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Sirius XM Radio (+2,75%), Qualcomm (+2,58%), Applied Materials (+2,47%) e Microchip Technology (+2,23%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Lululemon Athletica, che continua la seduta con -2,75%.
Calo deciso per Moderna, che segna un -2,42%.
Sotto pressione Constellation Energy, con un forte ribasso dell’1,83%.
Soffre Trade Desk, che evidenzia una perdita dell’1,80%.
Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:
Venerdì 28/06/2024
14:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,1%)
14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,3%)
15:45 USA: PMI Chicago (atteso 40 punti; preced. 35,4 punti)
16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 65,9 punti; preced. 69,1 punti)
Mercoledì 03/07/2024
14:30 USA: Bilancia commerciale.