(Teleborsa) – Dopo una partenza fiacca, si muove in maniera contrastata Wall Street, dopo che i tre indici principali hanno raggiunto nuovi massimi storici nella sessione di ieri, spinti da una serie di dati macroeconomici che hanno consolidato le aspettative di tagli dei tassi di interesse.
Ieri l’indice dei prezzi al consumo di agosto ha sorpreso leggermente al rialzo, con l’inflazione headline allo 0,4% m/m (previsione allo 0,3%, precedente allo 0,2%) e l’inflazione core a un “alto” 0,3% m/m (come da previsione e precedente). L’inflazione è stata trainata principalmente dai prezzi delle abitazioni e dei prodotti alimentari, mentre i beni core e gli altri servizi sono rimasti stabili. Non sono emersi forti segnali di trasmissione dei dazi nei dati.
A poco più di tre mesi dalla fine dell’anno, i mercati ora stimano quasi tre tagli consecutivi, uno per ogni riunione del FOMC rimanente nel 2025. “Questo rimane il fattore chiave per il sentiment azionario, indipendentemente dal fatto che i tagli siano guidati dalla crescita o dall’inflazione, il che di per sé non è del tutto confortante”, commentano gli analisti di Danske Bank.
Sul fronte macroeconomico, oggi ha deluso le attese la fiducia consumatori dell’Università di Michigan, che a settembre è calata a 55,4 punti.
Tra i singoli titoli mossi da notizie, oggi il focus è su Warner Bros. Discovery (dopo indiscrezioni sul fatto che Paramount Skydance sta preparando un’offerta), Adobe (ha alzato le sue previsioni annuali di utili e ricavi), Super Micro Computer (ha iniziato le spedizioni in grandi quantità dei sistemi Blackwell Ultra di Nvidia).
Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sta lasciando sul parterre lo 0,40%, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 6.589 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,39%); come pure, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,27%).
Informatica (+0,63%) e beni di consumo secondari (+0,41%) in buona luce sul listino S&P 500. Nel listino, i settori materiali (-1,08%), sanitario (-0,76%) e beni industriali (-0,58%) sono tra i più venduti.
Tra i protagonisti del Dow Jones, Microsoft (+2,06%), Apple (+1,74%), United Health (+1,52%) e Wal-Mart (+0,63%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nike, che prosegue le contrattazioni a -3,07%. Sherwin Williams scende del 2,02%. Calo deciso per Cisco Systems, che segna un -1,98%. Sotto pressione Merck, con un forte ribasso dell’1,95%.
Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Warner Bros Discovery (+12,49%), Tesla Motors (+5,85%), Micron Technology (+3,79%) e Microsoft (+2,06%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Cadence Design Systems, che ottiene -2,97%. Soffre Lululemon Athletica, che evidenzia una perdita del 2,94%. Preda dei venditori ARM Holdings, con un decremento del 2,88%. Si concentrano le vendite su Ross Stores, che soffre un calo del 2,76%.