(Teleborsa) – Seduta mista a New York, mentre gli investitori continuano a valutare il nuovo taglio dei tassi Fed e, soprattutto, l’esito delle elezioni statunitensi con le attese che la politica del presidente Trump possa dare impulso alla crescita e agli utili delle società statunitensi, attraverso un taglio alla pressione fiscale e una deregolamentazione. Continua la rotazione verso le small cap, con l’indice Russell 2000 che raggiunge i massimi toccati nel 2021.
L’agenda macroeconomica odierna è priva di spunti, ma settimana si prospetta densa di dati importanti per i mercati. In USA sono attesi i dati sull’inflazione, sui prezzi alla produzione, sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio.
Sul fronte dell’M&A, Cigna Group ha affermato che non sta perseguendo una combinazione con la rivale Humana dopo le recenti e persistenti speculazioni di stampa su una possibile operazione.
Spunti dal settore farmaceutico, con AbbVie che ha detto che il suo farmaco sperimentale per la schizofrenia non ha raggiunto l’obiettivo principale di due studi di fase intermedia, e la Food and Drug Administration statunitense che ha revocato la sospensione clinica di uno studio in fase avanzata del vaccino antinfluenzale COVID di Novavax e dei suoi vaccini antinfluenzali autonomi.
Continua la sua corsa il titolo Tesla, dopo che la capitalizzazione ha chiuso venerdì sopra la soglia di 1 trilione di dollari, sulla base delle aspettative che le aziende del CEO Elon Musk riceveranno un trattamento di favore dal presidente Donald Trump per il suo sostegno durante la campagna elettorale.
Volano le azioni legate alle criptovalute, dopo che il Bitcoin è salito oltre gli 84.000 dollari, come Coinbase Global, ovvero un exchange dove si scambiano asset digitali, e MicroStrategy, che ha effettuato importanti investimenti nella più grande crypto al mondo.
Guardando ai principali indici, Wall Street mostra un guadagno dello 0,78% sul Dow Jones, mentre, al contrario, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 6.004 punti. Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,25%; sulla parità l’S&P 100 (-0,09%).
Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori finanziario (+1,84%), beni di consumo secondari (+1,56%) e beni industriali (+1,10%). Il settore informatica, con il suo -1,19%, si attesta come peggiore del mercato.
Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Salesforce (+4,60%), American Express (+2,06%), Goldman Sachs (+1,73%) e United Health (+1,69%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -4,24%. In rosso Merck, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,94%. Spicca la prestazione negativa di Apple, che scende dell’1,87%. Boeing scende dell’1,57%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq, Tesla Motors (+8,16%), Sirius XM Radio (+5,03%), Paypal (+5,00%) e MercadoLibre (+4,43%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Moderna, che ottiene -6,32%. Lettera su Microchip Technology, che registra un importante calo del 4,57%. Scende Intel, con un ribasso del 4,24%. Calo deciso per NXP Semiconductors, che segna un -3,72%.