(Teleborsa) – Se la sostenibilità è un obiettivo imprescindibile per l’industria delle costruzioni, il focus ora si concentra sulla capacità di misurare i criteri ESG – strumenti essenziali per valutare l’impatto ambientale, sociale e di governance di un progetto – secondo parametri chiari, trasparenti e univoci, che traducano questi principi in un valore aggiunto per un edificio. L’analisi comprende i processi costruttivi, l’efficienza energetica e le emissioni, ma anche gli aspetti sociali, dal coinvolgimento delle comunità locali alla sicurezza sul lavoro. Tutti elementi che dovranno rientrare nello standard d reporting della normativa CSRD dell’Unione Europea, rispetto alla quale il settore del Real Estate mostra un ritardo, in particolare le PMI. E’ quanto emerso nel corso di Rebuild 2025, primo evento italiano sulla sostenibilità e l”innovazione nel settore dell’edilizia.
“Quel che è emerso da questo primo esercizio di rendicontazione secondo la CSRD – spiega Lorenzo Fiorillo, ESG Director di PWC – è che le aziende del settore Real Estate devono ancora lavorare molto. Questo perché il mercato si è prevalentemente concentrato su progetti di sostenibilità a livello di asset o di portafoglio, ma non è stato fatto un esercizio di misurazione della sostenibilità a livello di azienda. Questo vuol dire che si è lavorato molto su progetti vetrina, su portafogli, ma si è lavorato poco sul rendere sostenibili le singole attività”.
“Quello che restituisce questo primo esercizio di CSRD è che le grandi imprese devono ancora lavorare, soprattutto sulla componente S (Sociale) e sulla componente G (Governance). Quel che preoccupa la Commissione Europea, sulla spinta delle varie associazioni di categoria, è che oggi il mercato, in particolare le medie e piccole imprese, non è assolutamente preparato a rendicontare secondo questo nuovo standard introdotto”.
“Il messaggio quindi è quello di sfruttare questo delay di recepimento della normativa per le medie e piccole imprese, per arrivare preparati, con diverse attività di formazione, diverse progettualità in ambito E (Ambientale), S e G, per fare un primo esercizio di rendicontazione su quegli standard ed arrivare preparati nel momento in cui si dovrà rendicontare. I messaggi chiave essenzialmente sono questi: più lavoro a livello societario per le grandi imprese, formazione e primo esercizio per le medie e piccole imprese”.
(Foto: Roberto Fiorillo, ESG Director di PWC)