(Teleborsa) – Presto anche i clochard potranno avere un medico di base, pur non avendo una fissa dimora. Lo prevede una proposta di legge a firma dem approvata all’unanimità alla Camera dei deputati.
“Questa legge non solo restituisce il pieno diritto alle cure a decine di migliaia di persone, che finalmente sapranno che lo Stato non le ha abbandonate. E che uscire da una condizione di fragilità è possibile”, ha dichiarato l’autore della proposta di legge, il deputato dem Marco Furfaro, aggiungendo “oggi la politica riesce a dare di sé l’immagine più bella, quella che cambia la vita delle persone in meglio”.
E’ previsto uno stanziamento di 1 milione di euro per il 2025 ed il 2026 per garantire l’assistenza sanitaria di base a tutti coloro che sono senza fissa dimora.
Il provvedimento, che si compone di soli tre articoli, pone rimedio ad una falla del sistema di welfare, allineandosi ai principi costituzionali del diritto di uguaglianza (articolo 3) e del diritto alla salute (articolo 32). Attualmente, chi non è iscritto all’anagrafe perde anche il diritto all’assistenza sanitaria, fatta eccezione per l’assistenza in pronto soccorso. Il problema non riguarda solo i clochard, ma anche soggetti fragili, come padri di famiglia separati, che s ritrovano a vivere in auto, o donne vittime di violenza, che scappano di casa e vanno a vivere da amici, o più in generale persone che perdono il lavoro e finiscono a dormire in strada.