(Teleborsa) – Le motivazioni del primo sciopero della storia dei dipendenti di Borsa Italiana “sono molto semplici, anche se qualcuno vuole assolutamente dare ad una vertenza aziendale un connotato di carattere politico, essendo una un’azienda a prevalenza francese”. Lo dice il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in un’intervista a Radio InBlu.
Secondo Sileoni, “parliamo ad esempio di mancanza di riconoscimenti da parte dell’azienda degli aumenti economici contrattuali sottoscritti tra sindacati ed ABI qualche mese fa, oppure l’argomento che negli ultimi dieci anni ha colpito quasi tutte le banche italiane o quasi tutte le aziende collegate alle banche italiane, cioè quello della delocalizzazione delle attività o delle persone fisiche“.
“È una vertenza aziendale – ha ribadito – ma siccome c’è di mezzo l’azienda francese è come se qualcuno cercasse di creare un referendum pro o contro un’azienda francese e noi a questo giochino non ci stiamo, perché chiaramente gli interessi politici in questo momento sono tanti e ognuna delle parti politiche guarda in una direzione opposta rispetto a quella che è la realtà della situazione”.
Secondo il segretario generale della Fabi, “ci sono le condizioni per trovare una soluzione anche in tempi brevi”.