(Teleborsa) – Via libera del Consiglio dei Ministri, dopo una riunione durata circa 40 minuti, allo Schema di decreto-legge recante “Disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti”, il cosiddetto Dl Infrastrutture, che si occupa, tra le altre cose, di concessioni stradali, commissari straordinari e trasporto pubblico locale. Primo via libera del Cdm anche allo schema di decreto legislativo che, recependo il Regolamento europeo, introduce un sistema normativo nazionale sulle cripto-attività. Il decreto è stato approvato in esame preliminare e ora passa le competenti commissioni parlamentari che devono emettere il parere, per poi tornare al Cdm per l’approvazione definitiva. Approvato, inoltre, il decreto legge per la prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei e per interventi di protezione civile.
Decreto legge Infrastrutture
Il decreto legge Infrastrutture approvato oggi in Cdm autorizza il Mit ad approvare il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina “anche per fasi costruttive”, invece che “entro il 31 luglio 2024”, come era previsto inizialmente nel decreto sul Ponte del marzo 2023. Per determinare l’aggiornamento del valore contrattuale dell’opera, il decreto Infrastrutture conferma quanto previsto dal decreto Stretto, cioè che si deve calcolare il rapporto fra le tariffe del 2023 e quelle del 2021, ma aggiunge la previsione “laddove applicabili”.
Nel dl Infrastrutture anche l’adozione, con decreto del presidente del consiglio, di un “piano di razionalizzazione dei compiti e delle funzioni attribuite ai commissari straordinari nominati per la realizzazione degli interventi infrastrutturali prioritari”. Secondo il ministero delle Infrastrutture, obiettivo di questa disposizione è individuare, in analogia con quanto è stato fatto con il decreto-legge “sblocca cantieri”, uno o più commissari straordinari per la celere realizzazione delle infrastrutture Ten-T, la rete di trasporti transeuropea e multimodale, che integra trasporto terrestre, marittimo e aereo. Il piano di razionalizzazione, che deve essere proposto dal ministero delle Infrastrutture, sentito il ministero dell’Economia, deve ridurre il numero dei commissari, assegnare loro ulteriori lotti di intervento o revocarli, “tenuto conto dei risultati e degli obiettivi raggiunti”, nominandone di nuovi. Presso il Mit è istituito l’Osservatorio sui commissariamenti infrastrutturali, con una dotazione di 500mila euro annui.
Il dl Infrastrutture stanzia fondi per completare 3 opere commissariate: 393 milioni di euro per il collegamento autostradale Cisterna-Valmontone, in Lazio, 150 milioni per la messa in sicurezza e l’ammodernamento dell’acquedotto del Peschiera, che serve Roma, e 20 milioni per le nuove sedi del Gis (le teste di cuoio dei carabinieri, del 1o Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” e del Centro cinofili di Pisa. Per il bacino del Po, il decreto legge “differisce al 31 dicembre 2024 i termini per l’aggiudicazione degli interventi relativi alla messa in sicurezza dei ponti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza”.
Sistema normativo nazionale sulle cripto-attività
La Banca d’Italia e la Consob sono indicate quali autorità di vigilanza in materia di emissione, offerta e prestazione di servizi in cripto-attività. Ad esse vengono attribuiti i poteri necessari per lo svolgimento delle rispettive funzioni. Il provvedimento definisce inoltre la ripartizione delle specifiche competenze tra le Autorità e forme di coordinamento tra di esse. Un aspetto rilevante è quello sanzionatorio. Il dlgs introduce un regime prevedendo anche sanzioni penali per alcune fattispecie, per le altre il regime sanzionatorio è di natura amministrativa. Incorre in sanzioni penali chiunque emetta, offra al pubblico o chieda l’ammissione alla negoziazione di criptoattività disciplinate dal regolamento europeo non avendo i requisiti e le autorizzazioni previste e chiunque svolga servizi disciplinati dallo stesso regolamento in assenza delle autorizzazioni. Sono attribuiti sempre alla Banca d`Italia e alla Consob, secondo le rispettive competenze, i poteri di irrogare le sanzioni e di imporre le altre misure amministrative, anche interdittive, previste dal Regolamento europeo. L’importo delle sanzioni pecuniarie, fermi i massimi edittali, prevede un minimo comunque non inferiori a 5mila euro per le persone fisiche e di 30mila euro per le persone giuridiche.