(Teleborsa) – La Commissione Europea ha accolto con favore il 14esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, adottato dal Consiglio, per affrontare le questioni sul campo e migliorare l’attuazione. L’UE intende ridurre ulteriormente le fonti di reddito e la capacità bellica della Russia, continuando a sostenere l’Ucraina.
Il pacchetto prevede misure contro il gas naturale liquefatto (GNL) russo, vietando futuri investimenti, esportazioni verso progetti in costruzione in Russia e l’uso dei porti dell’UE per il trasbordo del GNL russo dopo un periodo di transizione di nove mesi. Inoltre, vieta l’importazione di GNL russo in terminali non collegati alla rete di gasdotti dell’UE.
Per la prima volta, l’UE impone misure mirate contro specifiche navi che contribuiscono alla guerra della Russia, vietando loro l’accesso ai porti e la fornitura di servizi. Queste navi, coinvolte nel trasporto di attrezzature militari, grano rubato e componenti energetici russi, sono elencate e saranno monitorate costantemente. Questa misura prende di mira anche le petroliere che fanno parte della flotta oscura di Putin che aggirano i limiti fissati dall’UE e dalla Price Cap Coalition, adottando pratiche di navigazione ingannevoli in completo disprezzo degli standard internazionali. Attualmente, 27 navi sono inserite in questa lista.
Inoltre, il pacchetto introduce nuovi elenchi che prendono di mira individui ed entità responsabili di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Complessivamente altri 116 elenchi di 69 persone fisiche e 47 entità sono soggetti al congelamento dei beni e, nel caso delle persone fisiche, anche al divieto di viaggio.
Le sanzioni finanziarie sono rafforzate con il divieto per le banche dell’UE fuori dalla Russia di utilizzare il sistema SPFS, equivalente russo di SWIFT, e per le banche di paesi terzi non russi collegate a questo sistema di fare affari con operatori dell’UE. Le transazioni con banche e fornitori di criptovalute che sostengono la base industriale russa sono vietate.
Il pacchetto limita ulteriormente le esportazioni di articoli a duplice uso e tecnologia avanzata verso entità legate al complesso militare russo, estendendo i divieti di esportazione e importazione a vari prodotti industriali e chimici, inclusi il minerale di manganese e l’elio.
Per contrastare l’elusione delle sanzioni, l’UE ha rivalutato e adeguato le sue strategie. Per limitare ulteriormente la capacità della Russia di accedere a beni e tecnologie soggetti a restrizioni, questo pacchetto contiene diverse misure intese a rafforzare la conformità del settore privato, sostenere l’applicazione da parte delle autorità nazionali competenti e ostacolare l’elusione delle sanzioni, anche tenendo sotto controllo le filiali estere degli operatori dell’UE. Comprende inoltre iniziative specifiche per proteggere gli operatori dell’UE dall’esproprio e per rispondere ad altre azioni illegittime dello Stato russo, compreso il furto di proprietà intellettuale.
Il divieto di importazione di diamanti russi, già concordato nel 12esimo pacchetto di sanzioni, viene perfezionato, con chiarimenti e estensioni del periodo di tracciabilità obbligatoria.
Infine, il nuovo pacchetto comprende misure che proteggono i nostri processi democratici e combattono l’ingerenza russa, come il divieto ai partiti politici di ricevere finanziamenti dallo Stato russo. Comprende anche misure che rafforzano le restrizioni ai trasporti esistenti, e in particolare il divieto di volo e il divieto di trasporto su strada.