(Teleborsa) – L’offerta annunciata dall’italiana Almaviva per acquisire la statunitense Iteris, se completata secondo i termini, innescherà un picco temporaneo della leva finanziaria lorda al di sopra della soglia di declassamento, ma la crescita dell’EBITDA e la generazione positiva di free cash flow (FCF) consentiranno una rapida riduzione dell’indebitamento. Lo afferma Fitch in una nota, dopo l’annuncio dell’acquisizione per 335 milioni di dollari in contanti.
Il valore della transazione sarà interamente finanziato da debito di nuova emissione, conservando quindi liquidità nel bilancio. Iteris non ha alcun debito a lungo termine importante.
Il profilo aziendale di Iteris è complementare al segmento di servizi IT di Almaviva per il settore dei trasporti, che ha rappresentato il 26% dei suoi ricavi del 2023. Pro-forma per la transazione, il contributo di questo segmento sarebbe salito al 40%. La transazione aprirebbe opportunità di vendita incrociata e scambio di soluzioni IT proprietarie, ma sarebbe anche adatta alla recente acquisizione da parte di Almaviva della società di servizi IT Magna in Brasile, che ha ampliato il suo personale IT di oltre 1.000 unità, scrive Fitch.
L’agenzia di rating stima che la transazione probabilmente innescherà un picco nella leva finanziaria lorda EBITDA fino a, o leggermente superiore, a 3x su base pro-forma alla fine del 2024, ma dovrebbe ridursi al di sotto di 2,8x, un livello coerente con il rating attuale “BB”, nell’arco di 12-18 mesi dopo il closing. Tuttavia, prevede che la leva finanziaria netta dell’EBITDA non supererà 2,5x.
La riduzione dell’indebitamento sarà guidata dalla continua crescita dei ricavi e dell’EBITDA supportata da nuove vincite di contratti, che sono state a 332 milioni di euro nel 1H24, mentre il backlog complessivo era pari a 3,1 anni di ricavi degli ultimi 12 mesi fino a giugno 2024. L’ambizione di Iteris era di raggiungere una crescita dei ricavi CAGR del 13%-15% nel 2023-2027, migliorando al contempo notevolmente la sua redditività.
Almaviva aveva 147 milioni di euro di liquidità nel suo bilancio a fine giugno 2024 e la continua generazione positiva di FCF potrebbe aumentare ulteriormente la liquidità entro la fine dell’anno. Sebbene il flusso di cassa sia sensibile ai grandi movimenti del capitale circolante, Fitch non prevede ulteriori impatti negativi dopo un deflusso già considerevole di 47 milioni di euro nel 1H24 e un deflusso complessivo di 115 milioni di euro negli ultimi 12 mesi fino a giugno 2024.
“Una notevole quantità di liquidità nel bilancio di Almaviva fornisce flessibilità finanziaria per ulteriori opportunità di M&A industriali bolt-on, che possono accelerare la riduzione lorda della leva finanziaria – si legge nel report – Ci aspettiamo che il management rimanga prudente con l’allocazione futura del capitale, bilanciando M&A bolt-on con le distribuzioni agli azionisti. Considereremmo qualsiasi transazione di grandi dimensioni come un rischio di evento”.