(Teleborsa) – Nei primi sette mesi dell’anno in Italia ci sono stati 577 incidenti mortali sul lavoro con un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi da Inail sulle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di luglio. Le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi sette mesi del 2024 sono state 350.823 (+1,7%).
A luglio di quest’anno il numero delle denunce di infortuni sul lavoro ha segnato un +0,6% nella gestione industria e servizi (dai 271.618 casi del 2023 ai 273.265 del 2024), un +0,3% in agricoltura (da 14.875 a 14.922) e un +7,2% nel conto Stato (da 58.404 a 62.636). Tra i settori con i maggiori incrementi percentuali dei casi avvenuti in occasione di lavoro si evidenziano l’istruzione (+49,9%), la sanità e assistenza sociale (+26,1%), la fornitura di acqua-reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+22,1%), la riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (+21,8%), il noleggio e servizi di supporto alle imprese (+18,9%), le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+16,1%) e le costruzioni (+15,1%).
L’analisi territoriale ha evidenziato un aumento delle denunce nelle Isole (+3,9%), seguite da Centro (+2,3%), Nord-Ovest (+1,7%), Nord-Est (+1,5%) e Sud (+0,3%). Tra le regioni con i maggiori incrementi percentuali si segnalano le province autonome di Trento (+17,5%) e Bolzano (+5,3%), la Sicilia (+4,8%), l’Umbria (+4,7%) e la Calabria (+4,6%), mentre i decrementi sono limitati all’Abruzzo (-3,5%), alla Basilicata (-3,0%), alla Campania (-1,6%) e alla Liguria (-1,3%).
L’aumento delle denunce di infortunio che emerge dal confronto dei primi sette mesi del 2023 e del 2024 è legato sia alla componente maschile, che registra un +1,3% (da 223.802 a 226.652 casi denunciati), che a quella femminile, con un +2,5% (da 121.095 a 124.171). L’incremento ha interessato i lavoratori italiani (+1,0%) ed extracomunitari (+6,3%), mentre il dato dei comunitari è in calo (-3,1%).
L’analisi per classi di età mostra aumenti tra gli under 15 (+21%), soprattutto per l’incremento degli infortuni tra gli studenti (effetto dell’estensione assicurativa Inail disposta dal decreto legge lavoro n. 48/2023), nella fascia 20-34 anni (+1,8%) e in quella 60-74 anni (+7,0%). Si registra, per contro, un calo tra i 15-19enni (-2,3%), tra i 35-59enni (-2,0%) e tra gli over 74 (-3,2%).