(Teleborsa) – Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nel mese di agosto il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 27,5 miliardi di kWh, in crescita dell’8,1% rispetto ad agosto 2023. Si tratta del dato più alto di sempre in termini di consumi per il mese di agosto: le temperature eccezionalmente alte hanno causato un utilizzo sempre più massiccio degli impianti di climatizzazione. Tale fenomeno, combinato con l’aumento dei consumi del settore dei servizi, ha determinato una crescita sostanziale della domanda elettrica.
La variazione positiva, in netta controtendenza con il dato leggermente negativo di agosto dello scorso anno (-0,6%), è stata raggiunta con un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile di ben 2°C superiore a quella di agosto 2023. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di calendario e temperatura, porta quindi la variazione a +4,8% rispetto ad agosto 2023.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto è risultata ovunque positiva: +7,9% al Nord, +8,6% al Centro e +8,4% al Sud e nelle Isole. Nei primi otto mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita del 2,5% rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+2,2% il valore rettificato).
L’indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali) elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, ha fatto registrare una crescita dell’1,9% rispetto ad agosto 2023. Correggendo il dato dall’effetto calendario, la variazione si porta a +2,5%. In particolare, positivi i comparti della cartaria, siderurgia, alimentare, cemento, calce e gesso e meccanica. In flessione, ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, mezzi di trasporto e chimica.
In termini congiunturali, la variazione della richiesta elettrica destagionalizzata e corretta dagli effetti di calendario e temperatura è positiva (+1,1%). Sostanzialmente stabile invece la variazione congiunturale dell’indice IMCEI (+0,3%).
L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), ha fatto registrare, nel mese di giugno 2024, una variazione positiva dell’1,9% rispetto a giugno 2023. In particolare, tra i comparti che hanno registrato variazioni positive si trovano attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione pubblica e difesa, informazione e comunicazione. Tra quelli con variazione negativa trasporto e magazzinaggio, finanza e assicurazione e sanità e assistenza sociale.
Tornando al bilancio mensile di Terna, lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,6% dalla produzione nazionale e per la quota restante (13,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,7 TWh, l’11,4% in più rispetto ad agosto 2023. A livello progressivo, da gennaio ad agosto 2024, l’import netto è in aumento del 3,9% rispetto ai primi otto mesi del 2023.
In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 23,9 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 40,5% della domanda elettrica (era 43,7% ad agosto 2023). In crescita la fonte termica (+12,8%), essenzialmente per la crescita della generazione a gas dovuta all’aumento di fabbisogno. Continua a essere in riduzione la quota di produzione a carbone, -63,7% rispetto allo stesso mese del 2023. In crescita anche la fonte idrica (+9,4%) e fotovoltaica (+15,1%); l’incremento della produzione del fotovoltaico (+564 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+848 GWh) che ha compensato il minor irraggiamento (-284 GWh). In diminuzione la fonte eolica (-47,7%, causata da scarsità di vento) e geotermica (-2,3%).
Nei primi otto mesi del 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.825 MW (di cui 4.350 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.237 MW (+34%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, la nuova capacità in esercizio del fotovoltaico si sta progressivamente spostando verso impianti grid scale.