(Teleborsa) – Seduta in rialzo per le Borse europee, in scia a performance analoghe dei mercati statunitensi e asiatici, dopo che ieri pomeriggio il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha dichiarato di ritenere che ci sarà una de-escalation delle tensioni commerciali tra Washington e Pechino. Poche ore dopo, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha dichiarato che le discussioni per raggiungere un accordo commerciale con Pechino stavano procedendo “molto bene”, mentre i dazi aggiuntivi del 145% imposti dal governo statunitense sui prodotti cinesi e i dazi del 125% applicati dalla Cina sui beni statunitensi hanno portato in sostanza a un embargo. Donald Trump ha confermato questa posizione, affermando che i dazi imposti alla Cina “saranno significativamente ridotti”. Inoltre, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di non avere intenzione di licenziare il presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
La guerra commerciale innescata dagli USA ha indotto l’FMI ad abbassare le sue previsioni di crescita globale al 2,8% nel 2025 (in calo dal 3,3% precedente) e rivedere al ribasso anche la crescita degli Stati Uniti all’1,8% per quest’anno (in calo dal 2,7% di gennaio). L’Eurozona, meno colpita, dovrebbe vedere la sua economia crescere dello 0,8% (0,2 punti in meno rispetto alle precedenti previsioni), mentre le previsioni di crescita della Cina sono state riviste al ribasso dal 4,5% al 4%.
Oggi il focus è sui risultati societari. In particolare, SAP, il più grande produttore di software in Europa, ha superato le stime di profitto del primo trimestre e confermato i suoi obiettivi annuali di fatturato nel cloud, mentre Volvo Group, produttore di camion svedese, ha riportato un calo degli utili del primo trimestre superiore alle aspettative e ha abbassato le sue previsioni sul mercato dei camion nordamericano, evidenziando una crescente incertezza sui dazi.
Sul fronte macroeconomico, il settore privato dell’eurozona ha registrato ad aprile 2025 livelli di produzione generalmente stabili, come si evince dai dati previsionali dell’indagine PMI di S&P Global e Hamburg Commercial Bank. L’attività economica è stata frenata dalla più rapida riduzione di nuovi ordini e dall’indebolimento della fiducia nelle prospettive per l’anno prossimo.
Sessione debole per l’Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,38%. Si abbattono le vendite sull’oro, che scambia a 3.306,1 dollari l’oncia, in forte calo del 2,26%. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dell’1,31%.
Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +111 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,55%.
Tra i mercati del Vecchio Continente svetta Francoforte che segna un importante progresso del 2,73%, vola Londra, con una marcata risalita dell’1,54%, e brilla Parigi, con un forte incremento (+2,13%).
Seduta positiva per il listino milanese, che mostra un guadagno dell’1,07% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 38.523 punti. In rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+1,36%); sulla stessa tendenza, ottima la prestazione del FTSE Italia Star (+1,59%).
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ottima performance per Nexi, che registra un progresso del 4,36%. Exploit di STMicroelectronics, che mostra un rialzo del 4,13%. Buona performance per Prysmian, che cresce del 3,56%. Sostenuta Moncler, con un discreto guadagno del 3,45%.
I più forti ribassi, invece, si verificano su Leonardo, che continua la seduta con -2,55%. Contrazione moderata per Terna, che soffre un calo dello 0,88%. Sottotono Snam che mostra una limatura dello 0,85%. Deludente Inwit, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, WIIT (+11,95%), Ariston Holding (+5,46%), Ferragamo (+5,36%) e The Italian Sea Group (+5,19%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Fincantieri, che prosegue le contrattazioni a -2,11%. Fiacca Acea, che mostra un piccolo decremento dello 0,75%.