(Teleborsa) – OpenAI ha scelto Broadcom per una partnership strategica per sviluppare i suoi primi processori di intelligenza artificiale interni, un passo chiave per soddisfare la crescente domanda dei servizi ChatGPT. L’annuncio ha spinto le azioni Broadcom oltre il +12% nel premarket. L’accordo prevede che OpenAI progetterà i chip mentre a Broadcom è affidato lo sviluppo e la distribuzione che inizierà nella seconda metà del 2026 e sarà completata entro la fine del 2029. I dettagli finanziari non sono stati resi noti.
L’iniziativa prevede il rollout di chip per una capacità complessiva di 10 gigawatt, pari al fabbisogno energetico di oltre 8 milioni di famiglie statunitensi, o cinque volte l’energia prodotta dalla diga di Hoover.
La scorsa settimana OpenAI ha siglato un accordo da 6 gigawatt con AMD, includendo anche un’opzione per acquisire una quota della società, e ha annunciato che Nvidia investirà fino a 100 miliardi di dollari nella startup, fornendo sistemi data-center con almeno 10 gigawatt di capacità.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha definito la collaborazione “un passo critico per costruire l’infrastruttura necessaria a sbloccare il pieno potenziale dell’AI”. Hock Tan, CEO di Broadcom, ha sottolineato come l’accordo rappresenti “un momento cruciale nella corsa verso l’intelligenza artificiale generale”, mentre Greg Brockman, presidente di OpenAI, ha evidenziato che i chip personalizzati permetteranno di trasferire direttamente nei sistemi hardware le innovazioni sviluppate nei modelli di punta.
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