(Teleborsa) – “Con stupore e disappunto AdB, gestore dell’aeroporto Marconi di Bologna e società quotata dal luglio 2015 nel segmento star del mercato gestito da Borsa Italiana (Gruppo Euronext), prende atto delle esternazioni di esponenti del Comune di Bologna a seguito della riunione della Commissione Antirumore tenutasi nel pomeriggio di ieri ed oggi riportate sulla stampa cittadina. Il gestore del Marconi altresì rigetta con fermezza, in quanto destituita di qualsivoglia fondamento, l’attribuzione al medesimo (e, con esso, alla Commissione tutta) di un atteggiamento di inerzia”, è quanto si legge in una nota del gestore.
“Al contrario, proprio nella Commissione ieri tenutasi, alla presenza di ENAC, ENAV, ARPAE, Ministero dell’Ambiente, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Comune di Calderara di Reno e Comune di Anzola dell’Emilia, l’Aeroporto di Bologna ha illustrato i dati più recenti registrati dalle strumentazioni tecniche ed attestanti che nel 2024 la percentuale di sorvoli notturni su alcune zone periferiche della città di Bologna sul totale del movimenti (pari all’ 0,3%) risulti la minima sinora registrata (il dato storico massimo riferito all’intero anno 2023 era dell’1,1%) quale effetto delle nuove regolamentazioni per le operazioni di volo notturne introdotte nel Maggio 2023 con Ordinanza ENAC”, ha aggiunto.
“Sono stati inoltre condivisi e discussi, sempre ieri, in sede di Commissione, sotto la presidenza della direttrice Enac locale, gli ulteriori miglioramenti di impatto nell’ambito cittadino determinatisi a seguito della modifica alla procedura di salita iniziale per decolli Pista 12 (anticipo della virata verso nord a 520 piedi), per cui i decolli lato città risultano effettivamente spostati su aree a minore densità abitativa con correlata, conseguente ulteriore diminuzione dell’impatto su aree residenziali”, ha proseguito Adb.
“Riguardo, poi, il complessivo impatto acustico delle operazioni aeronautiche si è ricordato in sede di Commissione che nel Marzo 2024 il gestore aeroportuale ha trasmesso agli Enti competenti le risultanze della mappatura acustica relativa all’anno 2023 – ha sottolineato il gestore aeroportuale –. In ragione del rilevato, pur modesto, superamento di taluni limiti di zonizzazione acustica aeroportuale Aeroporto di Bologna ha altresì -previa delibera del suo organo di amministrazione- già promosso l’avvio del percorso di implementazione del cd. “piano di risanamento acustico”, così come avviene, in analoghe fattispecie, a livello nazionale ed internazionale, anche coinvolgendo, quali Stakeholders rilevanti, gli Enti locali nell’ambito di un tavolo tecnico di precondivisione delle analisi tecniche e conseguente discussione ed elaborazione di adeguate misure di contenimento. Il tutto nel solco della legislazione vigente in materia di cd. balanced approach. In proposito, peraltro, il gestore aeroportuale ha ieri altresì dichiarato il proprio impegno a finalizzare il piano di mitigazione in circa 12 mesi, nonostante la norma consenta ai gestori aeroportuali un termine ben più ampio di 36 mesi”.
“Ciò doverosamente precisato affinché non venga travisata la verità dei fatti nell’interesse alla seria ed efficace gestione di un tema rilevante per lo sviluppo sostenibile dello scalo “Marconi” ed al fine di tutelare gli interessi sostanziali degli Stakeholders e Shareholders, AdB s.p.a. conferma il proprio impegno e la piena disponibilità a proseguire negli avviati percorsi di mitigazione dell’impatto acustico, nel solco delle vigenti disposizioni e delle più avanzate -attuali e future- soluzioni tecnologiche, in costante raccordo e collaborazione con gli Enti a diverso titolo istituzionalmente competenti e/o portatori di interesse”, ha concluso.