(Teleborsa) – L’assemblea annuale dell’Associazione Italiana Banche Estere (AIBE) ha rinnovato il Consiglio Direttivo per il triennio 2025/2027. Riconfermato alla guida dell’Associazione Guido Rosa. Il nuovo Consiglio Direttivo risulta così composto: Guido Rosa – Presidente; Adriana Pierelli (BNY) – Vicepresidente; Enrico Chiapparoli (Societe Generale); Giovanni Ronca (UBS); Guido Pescione (Natixis); Loreta Papaleo (Bank of America); Martina Mühlhofer (Bayerische Landesbank); Matteo Perfetti (Citi); Paolo De Luca (Barclays); Roberto Parazzini (Deutsche Bank); Romolo Rossi (SMBC) – Consiglieri. Oltre al Consiglio Direttivo, nominati anche i componenti del Collegio Revisori: Cristina Scalzone (Bayerische Landesbank), Marco Sturaro (BNY) e Stefano Volante (Bank of China).
Secondo i dati diffusi dall’associazione, alla fine del 2024 il panorama bancario italiano contava 420 istituti attivi, di cui 76 a capitale estero, pari al 18,5% del totale. Nonostante il calo del numero di sportelli – in linea con la tendenza generale del sistema bancario – le banche estere confermano un profilo operativo solido e dinamico, con un’attenzione crescente alle opportunità offerte dai processi di aggregazione in atto, che potrebbero aprire nuovi spazi nel mercato.
Gli operatori internazionali puntano su modelli di business specializzati, con una forte presenza nel Corporate & Investment Banking, seguiti da advisory, credito, gestione patrimoniale e investimenti.
Sul fronte dei volumi, la quota di mercato nei prestiti alle imprese è salita al 7%, mentre è rimasta stabile al 5% quella relativa ai prestiti alle famiglie, a cui si aggiunge un significativo 13,6% nel credito al consumo. Le filiazioni, per lo più controllate di grandi gruppi bancari europei, detengono circa l’8,2% degli asset del sistema, con una penetrazione di mercato dell’11% nei prestiti alle imprese e del 17,7% alle famiglie.
Nel 2024 le imprese italiane hanno emesso debito per circa 189 miliardi di euro, segnando il livello più alto dell’ultimo decennio e superando ampiamente i 167 miliardi del 2023. A trainare il mercato è stato anche il crescente coinvolgimento degli operatori internazionali: le emissioni gestite esclusivamente da bookrunner esteri sono più che raddoppiate in valore, raggiungendo i 21 miliardi di euro, pari all’11% del totale. A queste si aggiungono operazioni per 133 miliardi di euro (70%) condotte da consorzi misti con forte presenza di banche straniere, a conferma di una leadership consolidata dei player esteri nei collocamenti obbligazionari italiani.
La presenza internazionale si rafforza anche nel comparto del capitale di rischio. I collocamenti azionari assistiti da intermediari esteri hanno toccato i 6,3 miliardi di euro, pari al 93% delle operazioni effettuate nel 2024, su un totale di 6,8 miliardi.