(Teleborsa) – Da domani 5 luglio, in Europa prenderanno il via i dazi provvisori sull’importazione di auto elettriche cinesi. Lo ha confermato la Commissione europea, concludendo una indagine durata nove mesi. La UE ha imposto questi dazi compensativi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) cinesi, dopo aver accertato che, in Cina, il settore beneficia di sovvenzioni ingiuste, che comportano un pregiudizio economico per i produttori europei. L’indagine ha esaminato le probabili conseguenze e l’impatto di queste misure sia sugli importatori che sui consumatori di auto elettriche.
Le consultazioni con il governo cinese – ha spiegato Bruxelles – si sono intensificate nelle ultime settimane, a seguito di uno scambio di opinioni tra il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis e il ministro cinese del Commercio Wang Wentao. I contatti stanno proseguendo a livello tecnico, al fine di raggiungere una soluzione compatibile con la regolamentazione del WTO, in modo tale che la soluzione risponda adeguatamente alle preoccupazioni sollevate dall’Unione europea. Qualsiasi esito negoziato dell’indagine deve essere efficace nell’affrontare le forme pregiudizievoli di sovvenzione individuate.
La misura dei dazi
Da domani dunque saranno applicati dazi provvisori, differenziati a seconda di marchi di auto cinesi, con una piccola revisione al ribasso rispetto alle aliquote inizialmente indicate, per effetto delle osservazioni sull’accuratezza dei calcoli presentate dalle parti interessate. I dazi individuali applicabili ai tre maggiori produttori cinesi inclusi nel campione sono: il 17,4% per BYD; il 19,9% per Geely;, il 37,6% per SAIC. Altri produttori che hanno collaborato all’inchiesta ma non sono stati inclusi nel campione, sono soggetti al dazio medio ponderato del 20,8%. Il dazio per le altre società che non hanno collaborato è del 37,6%.
Cosa accadrà ora
I dazi avranno una durata massima di quattro mesi, scadenza entro la quale la Commissione UE dovrà prendere una decisione definitiva in base al voto degli Stati membri dell’UE. Una volta adottata, questa decisione renderebbe i dazi definitivi per un periodo di cinque anni.
Gli Stati membri voteranno i dazi provvisori mediante procedura scritta ed a maggioranza semplice, entro 14 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Questa votazione seguirà la cosiddetta procedura consultiva.
Le parti interessate hanno inoltre la possibilità di richiedere audizioni entro 5 giorni dall’entrata in vigore delle misure provvisorie e di fornire osservazioni entro 15 giorni dall’entrata in vigore. .
Dopo aver preso in considerazione le osservazioni delle parti interessate, la Commissione pubblicherà la sua proposta con le misure definitive e concederà alle parti interessate altri 10 giorni per presentare ulteriori osservazioni. La decisione definitiva sarà votata dagli Stati membri e questo voto avrà effetto vincolante, rendendo obbligatori i dazi per un periodo di 5 anni.
(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash)