(Teleborsa) – Il Principe Saudita Mohammed bin Salman è stato ricevuto ieri dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, con una cerimonia ufficiale. L’incontro, il primo dopo l’uccisione del giornalista Jamal Kashoggi nel 2018, puntava a ristabilire buon relazioni fra Stati uniti ed Arabia saudita, incrinatesi appunto dopo l’uccisione di Kashoggi, ma ha fruttato anche accordi di carattere economico del valore di 1.000 miliardi di dollari.
Il Presidente Trump ha definito il Principe Saudita un “amico di lunga data”, accogliendolo nella Sala Ovale ed elogiandolo per il suo “incredibile impegno per i diritti umani”. Dal canto suo, il Principe bin Salman ha voluto prendere le distanze dall’incidente Kashoggi, affermando “crediamo nell’America” guidata da Trump.
Gli accordi economici
Trump ed il Principe bin Salman hanno finalizzato una serie di accordi storici che approfondiscono la partnership strategica tra Stati Uniti e Arabia Saudita, ampliano le opportunità di lavoro ben retribuito, rafforzano le catene di approvvigionamento critiche e la stabilità della regione, mettendo al primo posto i lavoratori, l’industria e la sicurezza USA.
Questi accordi fanno riferimento alla visita di Trump a Riyadh, lo scorso mese di maggio, e sugli impegni di investimento per 600 miliardi di dollari garantiti dall’Arabia saudita agli Stati Uniti in quell’occasione. L’incontro di ieri ha voluto ampliare quella partnership, aumentando l’impegno fino a quasi 1.000 miliardi di dollari, “a dimostrazione della crescente fiducia e dello slancio nei confronti degli Stati Uniti sotto la guida del Presidente Trump”.
Tra i principali risultati raggiunti figurano l’accordo sul nucleare per uso civile, i progressi nella cooperazione sui minerali critici ed un Memorandum d’Intesa sull’Intelligenza Artificiale. “Tutti elementi che sottolineano l’impegno degli Stati Uniti nel garantire accordi che avvantaggino direttamente il popolo americano. – sottolinea una nota della casa Bianca – Questi accordi confermano l’approccio ‘America First’ dell’amministrazione Trump, rafforzando il ruolo degli Stati Uniti come leader sulla scena mondiale e garantendo al contempo il nostro futuro economico”.
Gli accordi su nucleare e materiali critici
Stati Uniti e Arabia Saudita hanno firmato una Dichiarazione Congiunta finalizzata alla cooperazione in materia di Energia Nucleare per uso civile, che getta le basi giuridiche per un partenariato plurimiliardario e pluridecennale con il Regno e conferma che gli Stati Uniti e le aziende americane saranno i partner preferiti dell’Arabia nello sfruttamento del nucleare e secondo gli standard di non proliferazione.
Stati Uniti e Arabia Saudita hanno inoltre firmato un Accordo Quadro sui Minerali Critici, approfondendo la collaborazione e allineando le strategie dei due Paesi per diversificare le catene di approvvigionamento dei minerali critici. Questo accordo si basa su accordi simili stipulati dal Presidente Trump con altri partner commerciali per salvaguardare la resilienza della catena di approvvigionamento americana per i minerali essenziali.
E’ stato infine firmato un importante Memorandum d’intesa sull’intelligenza artificiale, che garantisce al Regno Saudita l’accesso alle tecnologie americane, proteggendo al contempo la tecnologia statunitense dall’influenza straniera e garantendo che gli innovatori americani plasmeranno il futuro dell’intelligenza artificiale globale.
Gli accordi su su difesa e sicurezza
Trump e bin Salman hanno poi firmato l’Accordo Strategico di Difesa (SDA), un accordo storico che rafforza la partnership dei due paesi che dura da oltre 80 anni e rafforza la deterrenza in tutto il Medio Oriente. Questo accordo – afferma una nota della casa Bianca – rappresenta una vittoria del programma America First, facilitando l’operatività delle aziende di difesa statunitensi in Arabia Saudita, garantendo nuovi fondi dall’Arabia Saudita per coprire i costi statunitensi e affermando che il Regno considera gli Stati Uniti il ??suo principale partner strategico.
Il Presidente ha ottenuto accordi che rafforzano il ruolo dell’America come facilitatore della sicurezza nella regione, potenziando le partnership militari statunitensi per di scoraggiare e contrastare meglio le minacce. Il Presidente Trump ha approvato un importante pacchetto di vendita di armi, che include le future consegne di F-35, rafforzando la base industriale della difesa statunitense e garantendo all’Arabia Saudita di continuare ad acquistare prodotti americani. Il Presidente ha ottenuto un accordo per l’acquisto da parte dell’Arabia Saudita di quasi 300 carri armati americani, consentendo all’Arabia Saudita di rafforzare le proprie capacità di difesa e salvaguardare centinaia di posti di lavoro americani.
Accordo su Israele e Siria
“Crediamo che avere buone relazioni tra i Paesi del Medio Oriente sia positivo. Vogliamo essere parte degli Accordi di Abramo. Ma vogliamo anche essere sicuri che ci sia un percorso chiaro verso una soluzione a due Stati”, ha detto ancora il Principe, aggiungendo “lavoreremo per normalizzare le relazioni con Israele il prima possibile”.
Quanto al capitolo Siria, Trump ha affermato “il principe mi ha chiesto di revocare le sanzioni sulla Siria perché vuole vedere la Siria farcela”, aggiungendo “penso che la Siria abbia fatto progressi enormi. Abbiamo tolto le sanzioni su richiesta del principe ereditario e su richiesta del presidente turco Erdogan”.
