(Teleborsa) – Nonostante la revisione delle stime dell’Istat per il 2023 abbia portato ad un minor deficit e ad un rapporto debito/PIL più basso, nulla cambia in vista della prossima Manovra. Ipotesi “tesoretto” svanita, dunque, per la prossima Legge di bilancio che, come ribadito dal MEF, si baserà su una “politica fiscale prudente e responsabile“.
“La revisione dei dati comunicati oggi da Istat è di lieve entità e non cambiano i principi e il quadro del Piano strutturale di bilancio già esaminato dal Cdm lo scorso 17 settembre”, afferma il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, aggiungendo che “il Psb sarà rifinito alla luce dei numeri comunicati oggi da Istat”.
L’Istat oggi ha annunciato una revisione al ribasso del PIL 2023 ed un miglioramento della stima di deficit 2023 al 7,2% del PIL rispetto al 7,4% indicato in precedenza, mentre la stima del debito viene rivista al 134,6% del PIL rispetto al 137,3% precedente.
Lo scorso 17 settembre, Giorgetti ha presentato in CdM lo schema del Piano strutturale di Bilancio (PSB), che verrà presentato a Bruxelles ad ottobre e che tiene conto del nuove regole di bilancio, che prevedono una crescita della spesa netta in media dell’1,5% ed il rientro del deficit al 3% già nel 2026 e non a fine 2026, come previsto in precedenza. Le nuove regole del Patto di stabilità poi prevedono poi il rientro di un punto l’anno del debito, che il MEF non ha quantificato rispetto al DEF di aprile, ma potrebbe beneficiare dell’aumento delle entrate dei primi sette mesi dell’anno.