(Teleborsa) – Nel primo trimestre, il quadro di finanza pubblica registra un peggioramento, con indebitamento maggiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa di una crescita più marcata delle uscite rispetto alle entrate. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat sul Conto trimestrale delle Amministrazioni Pubbliche e sui conti di famiglie ed imprese.
L’indebitamento netto delle AP in rapporto al PIL è stimato infatti a -8,5% (-8,2% nello stesso trimestre del 2024). Tuttavia, il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) mostra un lieve miglioramento, con un’incidenza sul PIL a -4,7% (-4,8% nel primo trimestre del 2024). Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul PIL a -3,5% (-3,4% nel primo trimestre del 2024).
La pressione fiscale è stata pari al 37,3%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente in termini nominali, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,2%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è in aumento al 9,3% (+0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente), stimata su livelli relativamente alti rispetto a quelli medi degli ultimi tre anni.
Il potere d’acquisto delle famiglie si conferma su un sentiero di crescita che, iniziato nel primo trimestre 2023, era stato interrotto solo durante l’ultimo trimestre del 2024. Il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, scontando un aumento dello 0,9% dei prezzi (deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie).
Le società non finanziarie hanno sperimentato nel trimestre una ulteriore caduta della quota di profitto che, seppure di lieve entità, fa seguito a sette trimestri di flessione congiunturale. La quota di profitto è infatti stimata al 42,1%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie si è attestato al 22,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.