(Teleborsa) – Camera e Senato hanno approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza sul DPFP. La risoluzione è passata in serata alla Camera con 179 voti a favore, 95 contrari e 2 astenuti, dopo che nel pomeriggio il Senato aveva dato il via libera con 93 voti a favore e 54 contrari.
“Il Documento Programmatico di Finanza Pubblica conferma la volontà del Governo di consolidare i conti pubblici senza frenare la crescita“, ha sottolineato il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Sandra Savino al termine dei lavori dell’Aula, aggiungendo “negli ultimi mesi il Governo ha accelerato l’attuazione delle riforme e degli investimenti del PNRR, preparandosi agli impegni del nuovo Piano strutturale di bilancio. I risultati raggiunti e il rispetto delle scadenze stanno già producendo effetti positivi sull’economia italiana e aprono prospettive di ulteriore crescita”.
“Proseguiremo su un percorso di serietà e realismo che mette al centro il sostegno al lavoro e ai redditi medio-bassi, il rafforzamento del Servizio sanitario nazionale, le politiche per la natalità e la famiglia, il rilancio degli investimenti e il sostegno agli enti locali per contrastare lo spopolamento e valorizzare borghi e aree interne. L’Italia è tornata a essere un interlocutore credibile in Europa e un Paese che cresce con equilibrio”, ha concluso Savino.
La risoluzione della maggioranza, approvata dal Senato, impegna il Governo a “conseguire la traiettoria di spesa netta programmatica nel periodo di riferimento del Documento”, “proseguire nell’attuazione delle riforme e degli investimenti pubblici negli ambiti indicati nel PNRR e nel PSBMT” ed a prevedere nella Manovra una serie di misure: misure fiscali a sostegno dei redditi da lavoro, iniziative a supporto delle famiglie, iniziative in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento sulla base della variazione della speranza di vita, con tutele per lavoratori usuranti e gravosi, finanziamento ulteriore della spesa sanitaria, , provvedimenti per le imprese volti a favorire gli investimenti, il consolidamento della base occupazionale e della produttività, iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e tese allo smaltimento del magazzino fiscale. In aggiunta, il governo si impegna ad “incrementare il livello della spesa per la difesa e la sicurezza nazionale, in linea con gli impegni assunti a livello internazionale”.
Le opposizioni – Pd, M5S, Avs e Iv – hanno presentato un’unica risoluzione per denunciare “la totale mancanza di una visione di politica economica a distanza di tre anni dall’insediamento dell’esecutivo”. “L’unica vera novità – si evidenzia- è l’aumento senza precedenti delle spese per il settore della Difesa, un incremento dello 0,5 per cento del PIL pari a quasi 23 miliardi di euro complessivi in più nel triennio”. La risoluzione impegna il Governo a a “predisporre con urgenza” misure a sostegno di imprese e famiglie ed un piano di interventi per contrastare l’effetto dei dazi., oltre a finanziare la sanità pubblica ed evitare l’ulteriore aumento dell’età pensionabile.