(Teleborsa) – Il quadro macroeconomico italiano continua a beneficiare del buon andamento dell’occupazione, della bassa inflazione e della posizione creditoria netta verso l’estero; sono fattori che di recente hanno favorito un miglioramento della valutazione del merito di credito dello Stato italiano da parte di un’agenzia di rating internazionale e la revisione al rialzo dell’outlook da parte di un’altra agenzia. È quanto emerge dal resoconto della riunione di venerdì del Comitato per le politiche macroprudenziali.
Alla riunione hanno partecipato il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, che l’ha presieduta, il Presidente della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) Paolo Savona, il Presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) Mario Pepe, il Presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) Luigi Federico Signorini e Stefano Cappiello del Ministero dell’Economia e delle finanze.
La trasmissione ai mercati italiani delle turbolenze innescate ad aprile dall’annuncio da parte degli Stati Uniti di maggiori dazi sulle importazioni è stata finora limitata, ma l’incertezza sulle politiche a livello globale rimane elevata. La diffusione a livello internazionale delle criptoattività e la loro crescente interconnessione con il settore finanziario e l’economia reale possono costituire una ulteriore fonte di rischio. Eventuali nuove tensioni potrebbero risultare amplificate in Italia dall’elevato debito pubblico.
Il Comitato segue con attenzione gli sviluppi sull’economia reale e sui mercati finanziari e delle materie prime determinati dalle tensioni geopolitiche globali e, in particolare, dal recente riacuirsi dei conflitti armati in Medio Oriente.
Il settore bancario presenta livelli elevati di redditività e patrimonializzazione, anche se stanno emergendo moderati segnali di peggioramento della qualità del credito. Le condizioni del comparto assicurativo sono favorevoli, sostenute dalla solida posizione patrimoniale delle compagnie e dal miglioramento della liquidità. I rischi riconducibili al settore del risparmio gestito e a quello dei fondi pensione sono contenuti.
La situazione finanziaria delle famiglie è solida; l’indebitamento è basso nel confronto internazionale e la ricchezza finanziaria è aumentata nel 2024. Nella seconda metà dello scorso anno si è arrestata la crescita degli acquisti di certificates, strumenti complessi che in alcuni scenari possono comportare perdite consistenti per gli investitori. Essi rimangono, tuttavia, una significativa forma di investimento diretto in titoli di debito da parte delle famiglie. Il Comitato continua a seguire con attenzione gli sviluppi di questo mercato. Lo scorso anno la redditività delle imprese ha mostrato una flessione, ma rimane elevata; è proseguita la riduzione della leva finanziaria, che ha toccato il livello più basso degli ultimi venti anni.
Il Comitato guarda con favore le iniziative volte ad avviare una riflessione sulla semplificazione della regolamentazione finanziaria in Europa. Sottolinea che l’eventuale revisione del quadro normativo non deve tradursi in una spinta verso la deregolamentazione né comportare uno scostamento significativo dai principi stabiliti dagli standard globali. La semplificazione non dovrà quindi indebolire l’attuale livello di resilienza del sistema finanziario. Sarà importante che le proposte si basino su uno stretto coordinamento tra le autorità coinvolte.