(Teleborsa) – Arera ha comunicato il valore della materia prima del Servizio di tutela della vulnerabilità gas per il mese di agosto 2024. La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEM,m), applicata ai clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, viene aggiornata da ARERA come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento.
Per il mese di agosto, che ha visto le quotazioni all’ingrosso salire rispetto a quelle registrate a luglio, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari a 40,54 €/MWh. er il mese di agosto 2024, il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo è pari a 113,10 centesimi di euro per metro cubo (+6% su luglio)
A partire dal mese di gennaio 2024, il servizio di tutela gas è stato sostituito dal servizio di tutela della vulnerabilità, destinato ai soli clienti domestici vulnerabili. Pertanto, da gennaio 2024, l’Autorità, con gli stessi tempi e modalità dei mesi scorsi, pubblica sul sito la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento applicata ai clienti del servizio di tutela della vulnerabilità.
“Con l’aggiornamento delle tariffe del gas per i clienti vulnerabili disposto oggi da Arera, la spesa di una famiglia tipo che consuma 1.100 metri cubi all’anno risulta più alta del 25% rispetto allo stesso periodo del 2023″, ha commentato Assoutenti. “Gli utenti più deboli che rientrano nella vulnerabilità stanno subendo le tensioni delle quotazioni all’ingrosso del gas, al punto che le tariffe di agosto risultano più elevate del 25% rispetto a quelle in vigore nello stesso periodo dello scorso anno, quando il prezzo del gas era pari a 90,47 centesimi di euro per metro cubo, con un aggravio di spesa (nell’ipotesi di prezzi costanti) pari a +249 euro a famiglia su base annua, considerato un consumo da 1.100 metri cubi – ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – Considerata la capacità delle aziende controllate dallo Stato nell’acquisire partite di gas a costi competitivi, il governo deve intervenire per assicurare nel mercato tutelato prezzi agli utenti meno cari degli attuali”.
Secondo il Codacons la situazione potrebbe addirittura peggiorare nelle prossime settimane. “Con la corsa autunnale alle scorte di gas da parte dei vari paesi, i prezzi sui mercati internazionali rischiano di subire uno scossone al rialzo, con effetti diretti sulle tariffe praticate ai consumatori. Un ulteriore problema, inoltre, è rappresentato dal mercato libero, dove le tariffe sono ancora elevate sia per i contratti a prezzo fisso che per quelli a prezzo variabile poiché, contrariamente alle aspettative, non si è generata la tanto attesa concorrenza tra operatori in grado di abbattere le bollette del gas”.
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