(Teleborsa) – Sono oltre 100mila i clienti italiani in attesa du risposte sulla sorte delle polizze sottoscritte con Fwu. Lo scorso 25 luglio l’Ivass ha, infatti, informato il mercato italiano rispetto al deterioramento delle condizioni finanziarie delle compagnie assicurative Fwu Life Insurance Lux S.A., con sede in Lussemburgo, e Fwu Life Insurance Austria Ag. Compagnie che dal 2006 operano anche in Italia vendendo polizze vita, specie aventi natura di unit linked, e hanno sede secondaria a Milano.
A causa del deterioramento delle condizioni finanziarie del gruppo dal 3 luglio 2024 – secondo quanto comunicato dall’Autorità di vigilanza del Lussemburgo, la Commissariat Aux Assurances (Caa) – Fwu Life Insurance Lux S.A. ha deliberato di non sottoscrivere più nuovi contratti, anche in Italia. Alcuni giorni dopo, il Tribunale di Monaco di Baviera ha dichiarato lo stato di insolvenza della società capogruppo tedesca non assicurativa Fwu Ag. Allo stesso tempo, l’Autorità di vigilanza austriaca, Financial Market Authority (FMA), il 22 luglio 2024 ha vietato a Fwu Life Insurance Austria Ag di sottoscrivere nuovi contratti sulla vita, anche in Italia, con effetto immediato e fino al 30 settembre 2024; di effettuare operazioni infra-gruppo superiori a 100mila euro, senza il preventivo consenso di Fma, con effetto immediato e per la durata di sei mesi. Il giorno seguente, il Consiglio direttivo della Caa, l’Autorità lussemburghese, ha deciso di congelare gli attivi legati alle riserve tecniche dei clienti di Fll depositati presso le banche depositarie, al fine di proteggere gli interessi dei contraenti e dei beneficiari.
La Fwu ha comunicato ai soggetti distributori un parere del proprio studio legale e una serie di risposte da fornire ai clienti. Fwu Lussemburgo ha reso noto di aver presentato un’istanza ai tribunali lussemburghesi per l’applicazione del regime precauzionale di sospensione dei pagamenti. Nell’ipotesi che la richiesta di sospensione dei pagamenti venga accettata, quest’ultimo regime potrebbe perdurare fino a un massimo di sei mesi.
In base alla disciplina normativa del Lussemburgo, il patrimonio dei clienti è protetto e tutelato. Tale patrimonio giace presso una banca depositaria terza, Caceis Investor Services, pienamente operativa. In Lussemburgo vige un regime speciale chiamato “Triangolo della sicurezza”, concepito per salvaguardare i diritti del cliente in caso di problemi finanziari della compagnia assicurativa.
Per garantire il soddisfacimento delle richieste di risarcimento degli assicurati – secondo quanto previsto dalla disciplina legislativa austriaca – Fwu Life Austria, in quanto compagnia assicurativa, è obbligata a costituire un “pool di copertura”, un fondo speciale che deve essere gestito separatamente dal patrimonio della compagnia. In caso di fallimento, il pool di copertura costituisce un patrimonio speciale dal quale i crediti degli assicurati ricevono un trattamento preferenziale.
“È evidente – commenta il presidente di Confconsumatori Marco Festelli – che per i 100mila clienti italiani vi è un pericolo concreto, conseguente al blocco delle liquidazioni e dei riscatti e in genere dell’esercizio dei diritti contrattuali. Pertanto l’Associazione collaborerà con l’Ivass per garantire un controllo e un flusso costante di informazioni e aggiornamenti su quanto le autorità lussemburghese e austriaca provvederanno a stabilire a tutela dei diritti dei risparmiatori coinvolti. Occorre altresì evitare ‘panic selling’ e tenere presente che la disciplina europea prevede comunque forme di tutela e prelazione per i clienti rispetto alle riserve tecniche e ai sottostanti delle polizze nelle quali il cliente ha investito. I tempi purtroppo per ottenere il risarcimento saranno di certo lunghi e incerti nel quantum, perché nessuno ad oggi può conoscere la reale situazione delle due Compagnie e le loro condotte rispetto agli obblighi imposti da Direttive europee chiare come ad esempio Solvency. Sarà importante verificare se, come è già positivamente accaduto nel caso di Eurovita, si concretizzerà l’intervento di un ‘cavaliere bianco’, ossia di un’altra compagnia assicurativa che sia interessata ad acquisire il portafoglio clienti di Fwu e potrebbe quindi acquistare il ramo di aziendale, riattivando tutti i contratti assicurativi oggi sospesi”.
I clienti di Fwu non potranno fare ricorso al “Fondo di garanzia assicurativo dei rami Vita” previsto dall’ultima legge di Bilancio. Il Fondo, volto a rimborsare ogni cliente fino a 100mila in caso di fallimento delle compagnie grazie al contributo degli stessi operatori, pari allo 0,4% dell’importo delle riserve tecniche da raggiungere entro fine 2035, non è infatti ancora attivo.
(Foto: kalhh da Pixabay)