(Teleborsa) – Dopo l’attacco Usa ai tre siti nucleari in Iran di Fordo, Natanz ed Esfahan, il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato che “al momento non sono previste operazioni militari contro l’Iran”. In un’intervista alla Cbs, ha aggiunto che nessuno saprà per giorni se Teheran sia riuscita a spostare parte del suo materiale nucleare prima degli attacchi americani sui siti iraniani.
Nel frattempo, però, si fa più concreta la possibilità che arrivi una risposta dell’Iran. Secondo quanto riportato dal New York Time, funzionari militari e dell’intelligence americani hanno rilevato segnali secondo cui milizie sostenute dall’Iran si stanno preparando ad attaccare le basi statunitensi in Iraq, e forse in Siria, in rappresaglia per gli attacchi statunitensi in Iran. Finora, ha aggiunto la testata americana, queste milizie si sono trattenute e che funzionari iracheni stanno lavorando duramente per dissuaderle dall’agire.
Teheran ha protestato all’Onu contro l’attacco Usa. Gli Stati Uniti hanno lanciato una “guerra” contro l’Iran “con pretesti assurdi e inventati”, ha accusato l’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite durante il Consiglio di Sicurezza. “Gli Stati Uniti, membro permanente di questo Consiglio, hanno fatto nuovamente ricorso alla forza illegale, hanno lanciato una guerra contro il mio Paese, con pretesti assurdi e inventati: per impedire all’Iran di acquisire armi nucleari”, ha dichiarato Amir Saeid Iravani durante una riunione di emergenza del Consiglio, richiesta dal suo Paese dopo gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani.
Proseguono anche gli attacchi sull’Iran da parte di Israele. “L’azione in Iran apre opportunità che non possiamo nemmeno immaginare. Vedo un’enorme espansione degli accordi di pace. Vedo collaborazioni che al momento sembrano immaginarie, ma forse abbiamo già capito che non lo sono. Vediamo un futuro luminoso di speranza, collaborazioni e anche di pace”, ha detto nella serata di ieri in una conferenza stampa preregistrata il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Il ministero della Salute israeliano ha invece fatto sapere che 86 feriti sono arrivati nella mattinata di ieri negli ospedali del Paese dopo le due ondate di missili lanciate dall’Iran.