(Teleborsa) – Migranti, ripensare il Green Deal e natalità. Sono alcuni dei temi toccati dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo che si terrà domani e dopodomani a Bruxelles. L’Europa ora ha un “compito arduo: ripensare le sue priorità, il suo approccio e la sua postura”, ha sottolineato, accompagnata alla “necessità di fare meno e fare meglio”, ha continuato la premier. “Lasciare decidere agli Stati nazionali ciò che non ha bisogno di essere centralizzato”.
Meloni sui flussi migratori ha parlato degli obiettivi della “difesa dei confini esterni” e del contrasto al “business dei trafficanti di esseri umani” che sono” schiavisti del terzo millennio. Io credo che l’Ue, culla della civiltà occidentale, non possa più tollerare che un crimine come la schiavitù sia tollerato in altre forme”. Secondo la presidente del Consiglio i “memorandum con l’Egitto e la Tunisia” vanno replicati e vanno rimosse “le cause che spingono una persona” a lasciare la sua terra, serve dar corpo al “diritto a non dover migrare”.
Meloni ha poi parlato della necessità di “rimettere mano alle norme più ideologiche del green deal e assicurando neutralità tecnologica: vogliamo difendere la natura con l’uomo dentro, spesso in questi anni si è fatto il contrario, sfruttando tutte le tecnologie disponibili”. La presidente del Consiglio ha affermato che è intenzione del governo puntare a rimettere mano anche alla “direttiva sulle case green“.
Anche il tema della natalità ha trovato spazio nelle comunicazioni della presidente del Consiglio. “Il Next generation rischia di non esistere. – ha dichiarato –. Una delle grandi rivoluzioni che l’Europa del futuro deve portare avanti è quella di sostenere con forza la sfida demografica e il governo intende battersi affinché il tema della natalità sia specificatamente inserito tra le priorità dell’agenda strategica” dell’Ue. “L’Europa ora deve porsi il problema di come considerare gli investimenti per la natalità: ogni euro speso per la natalità crediamo sia un euro speso in modo produttivo, in Italia come in Europa”, ha aggiunto
Il Parlamento Ue sarà “frutto delle indicazioni espresse nelle urne, che hanno rappresentato una tappa molto importante nella storia d’Europa da cui trarre importanti indicazioni”. “In questi mesi tutti hanno sostenuto la necessità di un cambiamento nelle politiche Ue, nessuno ha detto che sarebbe stato sufficiente mantenere lo status quo. Tutti hanno concordato su un punto: l’Europa deve intraprendere una direzione diversa rispetto al posizionamento preso finora”, ha aggiunto.
Giorgia Meloni ha ricordato la morte di Satnam Singh, momento durante il quale anche altri esponenti del governo si sono alzati in piedi applaudendo. Meloni ha parlato di una “morte orribile e disumana” con un “atteggiamento schifoso del suo datore di lavoro. Questa è l’Italia peggiore che lucra sulla disperazione”. Le Comunicazioni che sono state appena approvate dalla Camera, che ha dato il via libera alla risoluzione della maggioranza: i sì sono stati 178, i contrari 98.