(Teleborsa) – Diminuisce a giugno 2025 il superindice USA. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 98,8 punti, in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un dato invariato (rivisto dal preliminare di -0,1%), e contro il -0,2% atteso dagli analisti.
La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,3% a 115,1 punti, mentre la componente sulle aspettative future è rimasta invariata a 119,9 punti.
“L’indice LEI statunitense è sceso ulteriormente a giugno – ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board – Per il secondo mese consecutivo, il rally del prezzo delle azioni è stato il principale sostegno dell’indice LEI. Tuttavia, questo non è stato sufficiente a compensare le aspettative dei consumatori ancora molto basse, la debolezza dei nuovi ordini nel settore manifatturiero e il terzo mese consecutivo di aumento delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione”.
“Inoltre, il tasso di crescita semestrale dell’indice LEI si è indebolito, mentre l’indice di diffusione negli ultimi sei mesi è rimasto al di sotto di 50, innescando il segnale di recessione per il terzo mese consecutivo – ha aggiunto – Al momento, The Conference Board non prevede una recessione, sebbene si preveda un sostanziale rallentamento della crescita economica nel 2025 rispetto al 2024. Si prevede che il PIL reale crescerà dell’1,6% quest’anno, con l’impatto dei dazi che diventerà più evidente nel secondo semestre, con il rallentamento della spesa dei consumatori dovuto all’aumento dei prezzi”.
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