(Teleborsa) – Frena ancora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, mentre sale quella dei servizi, nel mese di settembre 2024. La stima flash sull’indice PMI Manifatturiero elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 47 punti, in discesa dai 47,9 punti di agosto e sotto i 48,6 punti attesi dagli analisti.
L’indicatore si conferma sotto la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione.
In salita, invece, l’indice del settore terziario, sempre nel mese di settembre. La stima flash sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 55,4 punti, che si confronta con i 55,7 di agosto e con i 55,3 del consensus.
Il PMI composito si attesta così a 54,4 punti dai 54,6 precedenti.
“I primi indicatori del sondaggio di settembre indicano un’economia che continua a crescere a un ritmo solido, sebbene con un settore manifatturiero indebolito e un’intensificazione dell’incertezza politica che agiscono come sostanziali venti contrari – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence – Nel frattempo, viene segnalata anche una riaccelerazione dell’inflazione, il che suggerisce che la Fed non può spostare completamente la sua attenzione dal suo obiettivo di inflazione mentre cerca di sostenere la ripresa economica”.
“La sostenuta e robusta espansione della produzione segnalata dal PMI a settembre è coerente con un sano tasso annualizzato di crescita del PIL del 2,2% nel terzo trimestre – ha aggiunto – Ma ci sono alcune luci di avvertimento lampeggianti, in particolare in termini di dipendenza dal settore dei servizi per la crescita, poiché la produzione è rimasta in declino, e il preoccupante calo della fiducia delle imprese”.